Mancavano ancora quindici minuti prima dell’inizio della battaglia. Eravamo stati molto chiari: alle quattro in punto, si doveva cominciare. Un po’ insolito quest’accordo; di solito due nemici non dicono mai quando ti attaccano. Lo fanno e basta. Non gli interessa se il nemico è pronto o no, loro cominciano. Invece noi no, ci siamo accordati. Insomma, siamo nel 2456, qualcosa sarà cambiato dalle guerre precedenti. -dieci minuti. Mi ricordo ancora quando alle medie, avevo studiato la prima e la seconda guerra mondiale; che noia mamma mia. Sembravano cose troppo lontane rispetto ai miei tempi; ma mai avrei pensato di combattere la terza guerra mondiale. Un’assurdità. Mi sembrava ieri, quando facevo qualche lavoretto per guadagnarmi da vivere. E ora invece sono qui. A combattere questa maledettissima guerra. Ma perché combattere? Continuo a chiedermelo, senza mai una risposta. – sei minuti. Ok “extraterrestri” sono venuti sulla Terra per impadronirsi del nostro mondo, ma io continuo a pensare che non si risolve niente con la guerra. In questo caso, non posso dire “meglio parlarne”, perché questi mostri, non parlano né l’inglese, né il francese neppure il cinese!!! Hanno un accento strano. Io non ne ho mai visto uno, ma dicono che siano orribili: molto magri, occhi rossi e tre o quattro braccia, con altrettanti piedi. Sembravano dei piccoli cerbiatti, ma nascondevano l’anima di tori. Bellissima sarebbe la loro morte. Lo so che sto dicendo una cosa molto cattiva, ma non voglio assolutamente combattere questa guerra. -quattro minuti- L’ansia era ormai alle stelle. Mancavano soltanto quattro minuti. Le nostre truppe si stavano mettendo in posizione, ma erano ancora in giro per i vari accampamenti. Poi uno sparo. Mancano ancora quattro minuti! Perché cominciano a sparare? A loro non interessava il patto. L’avevano infranto. Ormai non c’era più nulla da fare.
lunedì 6 maggio 2013
Un accordo infranto
L'enorme
lancetta nera è ancora immobile, ma s'accinge a compiere il gesto di ogni
minuto: quel sobbalzo elastico metterà in moto tutto un mondo. La faccia
dell'orologio si volterà lentamente…
Mancavano ancora quindici minuti prima dell’inizio della battaglia. Eravamo stati molto chiari: alle quattro in punto, si doveva cominciare. Un po’ insolito quest’accordo; di solito due nemici non dicono mai quando ti attaccano. Lo fanno e basta. Non gli interessa se il nemico è pronto o no, loro cominciano. Invece noi no, ci siamo accordati. Insomma, siamo nel 2456, qualcosa sarà cambiato dalle guerre precedenti. -dieci minuti. Mi ricordo ancora quando alle medie, avevo studiato la prima e la seconda guerra mondiale; che noia mamma mia. Sembravano cose troppo lontane rispetto ai miei tempi; ma mai avrei pensato di combattere la terza guerra mondiale. Un’assurdità. Mi sembrava ieri, quando facevo qualche lavoretto per guadagnarmi da vivere. E ora invece sono qui. A combattere questa maledettissima guerra. Ma perché combattere? Continuo a chiedermelo, senza mai una risposta. – sei minuti. Ok “extraterrestri” sono venuti sulla Terra per impadronirsi del nostro mondo, ma io continuo a pensare che non si risolve niente con la guerra. In questo caso, non posso dire “meglio parlarne”, perché questi mostri, non parlano né l’inglese, né il francese neppure il cinese!!! Hanno un accento strano. Io non ne ho mai visto uno, ma dicono che siano orribili: molto magri, occhi rossi e tre o quattro braccia, con altrettanti piedi. Sembravano dei piccoli cerbiatti, ma nascondevano l’anima di tori. Bellissima sarebbe la loro morte. Lo so che sto dicendo una cosa molto cattiva, ma non voglio assolutamente combattere questa guerra. -quattro minuti- L’ansia era ormai alle stelle. Mancavano soltanto quattro minuti. Le nostre truppe si stavano mettendo in posizione, ma erano ancora in giro per i vari accampamenti. Poi uno sparo. Mancano ancora quattro minuti! Perché cominciano a sparare? A loro non interessava il patto. L’avevano infranto. Ormai non c’era più nulla da fare.
Mancavano ancora quindici minuti prima dell’inizio della battaglia. Eravamo stati molto chiari: alle quattro in punto, si doveva cominciare. Un po’ insolito quest’accordo; di solito due nemici non dicono mai quando ti attaccano. Lo fanno e basta. Non gli interessa se il nemico è pronto o no, loro cominciano. Invece noi no, ci siamo accordati. Insomma, siamo nel 2456, qualcosa sarà cambiato dalle guerre precedenti. -dieci minuti. Mi ricordo ancora quando alle medie, avevo studiato la prima e la seconda guerra mondiale; che noia mamma mia. Sembravano cose troppo lontane rispetto ai miei tempi; ma mai avrei pensato di combattere la terza guerra mondiale. Un’assurdità. Mi sembrava ieri, quando facevo qualche lavoretto per guadagnarmi da vivere. E ora invece sono qui. A combattere questa maledettissima guerra. Ma perché combattere? Continuo a chiedermelo, senza mai una risposta. – sei minuti. Ok “extraterrestri” sono venuti sulla Terra per impadronirsi del nostro mondo, ma io continuo a pensare che non si risolve niente con la guerra. In questo caso, non posso dire “meglio parlarne”, perché questi mostri, non parlano né l’inglese, né il francese neppure il cinese!!! Hanno un accento strano. Io non ne ho mai visto uno, ma dicono che siano orribili: molto magri, occhi rossi e tre o quattro braccia, con altrettanti piedi. Sembravano dei piccoli cerbiatti, ma nascondevano l’anima di tori. Bellissima sarebbe la loro morte. Lo so che sto dicendo una cosa molto cattiva, ma non voglio assolutamente combattere questa guerra. -quattro minuti- L’ansia era ormai alle stelle. Mancavano soltanto quattro minuti. Le nostre truppe si stavano mettendo in posizione, ma erano ancora in giro per i vari accampamenti. Poi uno sparo. Mancano ancora quattro minuti! Perché cominciano a sparare? A loro non interessava il patto. L’avevano infranto. Ormai non c’era più nulla da fare.
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Brava ale! Mi é piaciuto!
RispondiEliminaGrazie mille Dalcy! ;)
Eliminauno, ma dicono
RispondiEliminaOk che questi “extraterrestri”>Ok. Questi “extraterrestri”
Ok grazie ;)
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