L'alchimista.

L'enorme lancetta nera è ancora immobile,ma s'accinge a compiere il gesto di ogni minuto: quel sobbalzo elastico metterà in moto tutto un mondo. La faccia dell'orologio si volterà lentamente…
Ed esattamente alle 21.30 precise la porta si aprirà.
È cosi che tutte le sere comincia il lato oscuro della vita di Ben.
Quella lancetta arriva sul sei, la porta scatta e Ben si trasforma.
Non è più l'uomo timido e insicuro che si aggira nello studio legale; adesso è una personalità completamente diversa.
Entra e, come tutte le sere, un buio accecante lo accoglie. La mano di Ben corre all'interruttore riportando la luce nel laboratorio.
Sembra il covo di un alchimista, il laboratorio, e in effetti è proprio così.
Da quando ha trovato le lettere di suo nonno la vita del giovane uomo è cambiata radicalmente: ora ha una missione Ben e la vuole portare a termine.
Si avvicina al bancone e nota subito che manca l'ampolla di liquido viola su cui aveva lavorato per mesi.
Sa chi l'ha presa. Solo lei poteva.
Frettolosamente richiude la porta del laboratorio e esce.
Fa freddo a Venezia quella sera, ma Ben non può certo tornare a riprendere il cappotto.
Sa dove trovarla ed inizia a correre verso San Marco ignorando tutte le persone che urta; le cassette dei fiori alle finestre paiono solo macchie sfuocate tanto corre veloce.
Un'ombra che svolta fulminea in un vicoletto laterale.
Ben sa che è lei, ha riconosciuto i capelli d'ebano; la insegue e lui sa perfettamente che quello è un vicolo cieco.
La ragazza lo minaccia  con lo sguardo di  lasciar cadere l'ampolla colma di preziosissimo liquido che tiene in mano.
Ben si lancia su di lei tentando di afferrarla alla vita; ma lei riesce a sottrarsi piegandosi di scatto.
Comincia una lotta forsennata fatta di sguardi e di tentativi di bloccare la ragazza da parte di Ben.
Ce l'ha fatta!
L'ha finalmente afferrata per un polso; la tira a sè bruscamente.
La ragazza grida e  apre le mani.
L'ampolla cade e s'infrange sui ciottoli umidi.