L'enorme lancetta nera è ancora immobile, ma s'accinge a compiere il gesto di ogni minuto: quel sobbalzo elastico metterà in moto tutto un mondo. La faccia dell'orologio si volterà lentamente lasciando intravvedere un piccolo squarcio di vita.
Lasciandosi alle spalle il grosso pianeta inospitale, guardandolo dall'alto, nell'immenso buio dello Spazio rischiarato da quei piccoli pois bianchi, chiamati stelle. A volte mi domando se la mia vita non sia tutto un sogno, se quello che vedo stia realmente accadendo. O magari sono io il sogno di qualcuno. E adesso vorrei proprio che fosse un sogno. Non vorrei vedere la mia casa andare perduta per sempre. E invece è proprio così. Sto vedendo la caduta del mio mondo. Chissà quando noi umani, formiche nell'Universo, riusciremo a raggiungere quel pianeta ospitale, tanto studiato dagli scienziati negli ultimi tempi. Si trova in un'altra Galassia; si chiama Pandora. Gli scienziati dicono che l'aria su Pandora sia simile a quella della Terra, ma non abbastanza per permetterci di viverci senza protezioni. Si resisterebbero soltanto cinque minuti senza le mascherine. Dicono ci siano cibi commestibili e acqua. Ma nessuno sa quali esseri viventi abitino Pandora. Magari ci sono esseri più intelligenti di noi che ci sottometteranno alla loro potenza. Non so cosa accadrà. L'unica certezza che ho è che ora sono qui, seduta su questa morbida poltrona blu ad ammirare il terribile spettacolo della distruzione. O forse no, forse non ho neanche questa certezza. Forse la mia vita è davvero un sogno, ma mai nessuno potrà dirmelo. Lo saprò solo se mi sveglierò e capirò di essere veramente su questa poltrona blu a guardare impotente da questo oblò, su questa astronave.
:)
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