sabato 27 dicembre 2014

Le ali di cera

Sono Dedalo, grande scultore e inventore e sono qui per raccontarvi la mia storia. Abitavo ad Atene, nella quale godevo di una gran fama grazie al mio talento di artista
; si diceva addirittura che le mie statue potessero prendere vita da quanto erano realistiche.
Fui denunciato, ingiustamente, e il tribunale di Atene mi condannò in esilio.
Decisi di rifugiarmi a Creta, nella quale, il Re Minosse, venuto al corrente del mio grande talento, mi incaricò di costruire un labirinto. Non era un labirinto qualsiasi: all’interno sarebbe stato rinchiuso una creatura mostruosa, per metà uomo e per metà toro, il Minotauro e non doveva esserci nessuna via d’uscita.
Un giorno, dopo che la costruzione fu terminata, Arianna, figlia del Re Minosse, venne a chiedermi aiuto, poiché doveva salvare Teseo rimasto rinchiuso nel labirinto dopo aver ucciso il Minotauro.
Grazie al mio ingegno la principessa salvò il ragazzo ma, il Re venne a conoscenza del fatto e, per punirmi, rinchiuse me e mio figlio Icaro nel labirinto.
Essendone il costruttore, ero al corrente che l’unica via d’uscita era il cielo. Così costruii per me e mio figlio due paia di ali con la cera. Raccomandai più volte a mio figlio di restare accanto a me durante il volo e di volare a mezza altezza. Come non detto, Icaro, dopo alcuni minuti, preso dell’entusiasmo si allontanò da me ed iniziò a volare sempre più in alto. Cercai di richiamare la sua attenzione ma era troppo lontano e non mi sentì. Volò troppo vicino al Sole e i suoi raggi sciolsero la cera delle ali e Icaro precipitò nel mare.

Affranto, arrivai a Cuma, in Campania, dove costruii un tempio al Dio Apollo nel quale riposi le mie ali, in ricordo del figlio perduto.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.