Sono Arianna, figlia del Re Minosse e vi racconterò la mia storia.
Mio padre aveva vinto la guerra contro Atene e ordinò al re sottomesso di inviargli periodicamente sette ragazzi e sette ragazze ateniesi. Questi giovani servivano per sfamare il Minotauro, un mostro per metà uomo e per metà toro, rinchiuso nel labirinto edificato da Dedalo.
Incuriosita, decisi di andare a toccare con mano l’atrocità che si sarebbe svolta con il terzo turno di giovani ateniesi.
Giunta al labirinto, notai tra il gruppo dei ragazzi uno in particolare: non sembrava impaurito come gli altri, anzi, nella sua espressione si leggevano coraggio e aria di sfida; mi innamorai subito di lui.
Il suo nome era Teseo ed era deciso a uccidere il Minotauro, anche lui si innamorò di me e mi promise che se fosse riuscito ad annientare il mostro mi avrebbe sposata. Decisi di aiutarlo nella sua impresa e chiesi consiglio a Dedalo. Grazie a un gomitolo, che Teseo fissò all’inizio del labirinto e srotolò durante il percorso, il gruppo di ateniesi non si perse e Teseo uccise il Minotauro.
Purtroppo egli non mantenne la sua promessa.
Partii in nave insieme a lui, ma, giunti sull’isola di Nasso mi addormentai e al mio risveglio mi trovai sola e capii di essere stata ingannata. Piansi così tanto che, mosso da compassione, Dioniso, Dio del vino, mi consolò e ascoltò la mia triste storia. Poco dopo posò sul mio campo una corona gemmata, simbolo del suo amore, e decidemmo di sposarci.
Di Teseo non ebbi più notizie, tranne di suo padre che si era gettato in mare a causa di una fatale distrazione del figlio.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.