Piacere, sono Arianna figlia di Minosse re di Creta e moglie del Dio Dioniso.
Ho deciso di raccontarvi il mito di Teseo e il minotauro ma, stavolta, conoscerete la mia versione dei fatti:a quel tempo Creta aveva sconfitto Atene e mio padre aveva imposto al re di Atene di mandargli periodicamente sette ragazzi e sette ragazze ateniesi da sacrificare al minotauro.
Quella mattina, quando vidi la nave dei giovani ateniesi approdare sulle coste cretesi, mi precipitai sulla spiaggia spinta dalla curiosità e vidi quattordici ragazzi smarriti e impauriti; ma uno mi colpì in particolare, forse per il suo sguardo che non lasciava trapelare nessuna emozione, forse per quell'aria da spavaldo.
Scoprii in seguito che quel ragazzo era il figlio del re di Atene e si era offerto volontario per uccidere il minotauro e salvare i suoi compagni.
Ci innamorammo subito uno dell'altra e mi promise che se lo avessi aiutato mi avrebbe sposato!
Quindi chiesi aiuto a Dedalo, l'architetto che aveva progettato il labirinto, che mi spiegò come Teseo avrebbe potuto uccidere il minotauro e uscire dal labirinto senza perdersi.
In segreto consegnai a Teseo il gomitolo di filo che mi aveva dato Dedalo e gli dissi che sarebbe bastato legare un capo del filo all'ingresso e srotolarlo durante il percorso per trovare la strada di ritorno.
Come avevo sperato,Teseo fece come gli avevo consigliato, uccise il minotauro e fuggì con i suoi compagni.Io decisi di scappare con loro.
Purtroppo Teseo non mantenne la promessa e, quando ci fermammo a riposare sulle spiagge dell'isola di Nasso il giovane principe mi abbandonò;quando mi svegliai vidi la nave ateniese ormai all'orizzonte e pensai che si fossero dimenticati di me, che sarebbero tornati a riprendermi.
Aspettai tutto il giorno ma non tornò nessuno e,fra le lacrime, maledissi Teseo e la mia imprudenza.
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