giovedì 4 dicembre 2014

Silenzio, ora parla Crono

Molteplici sono i miti tramandati dagli antichi sul mio conto, ma ahimè nessuno di essi riporta le vicende secondo il mio punto di vista, ragion per cui io, Crono, ho deciso di narrare a voi oggi la mia versione dei fatti.

Dopo che fui venuto al mondo, mio padre Urano impedì a mia madre Gea di partorire gli altri figli che ella aveva concepito, giacendo su di lei; quando fui abbastanza grande aiutai mia madre ad evirarlo e gettai ciò che restava di lui nel mar Egeo, prendendo poi il suo posto alla guida del mondo. Sposai Rea, mia sorella, e da lei ebbi molti figli, ma un giorno mi fu predetto che sarei stato detronizzato da uno di essi, come io avevo fatto con mio padre. Terrorizzato all'idea di essere sconfitto dai miei stessi figli, iniziai a divorarli, ma mia moglie riuscì ad ingannarmi e a portare in salvo uno di essi . Quando Zeus nacque, ella avvolse una pietra nei panni del neonato e me la porse affinché io la ingoiassi, poi portò il piccolo in una grotta e lo abbandonò. Quando Zeus fu abbastanza grande tornò, mi somministrò un veleno e mi fece vomitare tutti i suoi fratelli che io avevo ingoiato, cosicché potessero aiutarlo a sconfiggermi. Ingaggiarono una sanguinosa battaglia, ed essendo in numero nettamente superiore riuscirono ad averla vinta su di me, quindi Zeus prese il mio posto e divenne il Dio del Cielo, come aveva predetto la profezia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.