Molteplici
sono i miti tramandati dagli antichi sul mio conto, ma ahimè nessuno
di essi riporta le vicende secondo il mio punto di vista, ragion per
cui io, Crono, ho deciso di narrare a voi oggi la mia versione dei
fatti.
Dopo che
fui venuto al mondo, mio padre Urano impedì a mia madre Gea di
partorire gli altri figli che ella aveva concepito, giacendo su di
lei; quando fui abbastanza grande aiutai mia madre ad evirarlo e
gettai ciò che restava di lui nel mar Egeo, prendendo poi il suo
posto alla guida del mondo. Sposai Rea, mia sorella, e da lei ebbi
molti figli, ma un giorno mi fu predetto che sarei stato detronizzato
da uno di essi, come io avevo fatto con mio padre. Terrorizzato
all'idea di essere sconfitto dai miei stessi figli, iniziai a
divorarli, ma mia moglie riuscì ad ingannarmi e a portare in salvo
uno di essi . Quando Zeus nacque, ella avvolse una pietra nei panni
del neonato e me la porse affinché io la ingoiassi, poi portò il
piccolo in una grotta e lo abbandonò. Quando Zeus fu abbastanza
grande tornò, mi somministrò un veleno e mi fece vomitare tutti i
suoi fratelli che io avevo ingoiato, cosicché potessero aiutarlo a
sconfiggermi. Ingaggiarono una sanguinosa battaglia, ed essendo in
numero nettamente superiore riuscirono ad averla vinta su di me, quindi Zeus prese
il mio posto e divenne il Dio del Cielo, come aveva predetto la profezia.
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