venerdì 31 ottobre 2014

Theodor e la magia della musica

di Carlotta

Theodor è un ragazzo di 18 anni, alto e magro che vive a Los Angeles, è uno di quei ragazzi tranquilli e socievole con tutti.
Era una mattina di primavera quando Theodor si tolse le coperte lasciandole dietro di sé sul letto per poi alzarsi. Fece 7 passi dirigendosi verso la finestra più grande della camera in stile California con le tavole da surf appese sparse al muro davanti al suo letto,  aprendo la finestra vide che il giardino al piano inferiore era immerso completamente da petali di fiori bianchi. Il giovane, incuriosito, scese le scale e aprì la porta d’ingresso rimanendo in piedi sull’entrata ad osservare la meraviglia davanti ai suoi occhi. Si incamminò tra le miriadi di petali fino a quando ne calpestò uno rosso e lentamente si sentì trasportare verso l’alto. Rimase incantato dal mondo che si presentò sotto i suoi piedi, c’erano case, uffici, parchi, biblioteche, grattacieli illuminati, tutto così enormemente piccolo. Ad  un certo punto dal cielo cadde un violino e uno sgabello in legno massiccio, Theodor allungò le braccia e afferrò il violino sedendosi poi sul piccolo sgabello blu, iniziò a suonare un brano di Chopin e nel frattempo gli edifici diventavano sempre più grandi e sempre più colorati. Il ragazzo quando finì di suonare balzò in piedi e vide che, oltre la città avesse preso colore e si fosse ingrandita, era in piedi su una nuvola. Theodor si sdraiò sopra l’enorme nuvola bianca sorridendo e pensò dentro di se: “Guarda la musica che potere ha.” Ma all’improvviso il giovane aprì gli occhi e con il busto si alzò accorgendosi che era solo un sogno e che, una città cosi bella come Los Angeles non potrebbe mai cambiare

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