Theodor è un
ragazzo di 18 anni, alto e magro che vive a Los Angeles, è uno di quei ragazzi
tranquilli e socievole con tutti.
Era
una mattina di primavera quando Theodor si tolse le coperte lasciandole dietro
di sé sul letto per poi alzarsi. Fece 7 passi dirigendosi verso la finestra più
grande della camera in stile California con le tavole da surf appese sparse al
muro davanti al suo letto, aprendo la
finestra vide che il giardino al piano inferiore era immerso completamente da
petali di fiori bianchi. Il giovane, incuriosito, scese le scale e aprì la porta
d’ingresso rimanendo in piedi sull’entrata ad osservare la meraviglia davanti ai
suoi occhi. Si incamminò tra le miriadi di petali fino a quando ne calpestò uno
rosso e lentamente si sentì trasportare verso l’alto. Rimase incantato dal mondo
che si presentò sotto i suoi piedi, c’erano case, uffici, parchi, biblioteche,
grattacieli illuminati, tutto così enormemente piccolo. Ad un certo punto dal cielo cadde un violino e
uno sgabello in legno massiccio, Theodor allungò le braccia e afferrò il violino
sedendosi poi sul piccolo sgabello blu, iniziò a suonare un brano di Chopin e
nel frattempo gli edifici diventavano sempre più grandi e sempre più colorati.
Il ragazzo quando finì di suonare balzò in piedi e vide che, oltre la città
avesse preso colore e si fosse ingrandita, era in piedi su una nuvola. Theodor
si sdraiò sopra l’enorme nuvola bianca sorridendo e pensò dentro di se: “Guarda
la musica che potere ha.” Ma all’improvviso il giovane aprì gli occhi e con il
busto si alzò accorgendosi che era solo un sogno e che, una città cosi bella
come Los Angeles non potrebbe mai cambiare
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