La
strada dirimpetto a quel cartello era gremita di automobili su ambo i lati. Che
strano, pensò Cassie. Eppure era quello l’indirizzo scritto sul biglietto
trovato nell’armadietto di scuola.
Erano ormai due mesi che ogni venerdì
riceveva lettere da un ammiratore segreto e l’ultima di queste la invitava in
quella casa per conoscerlo.
Si era innamorata delle sue
parole, non aveva mai conosciuto qualcuno in grado di scrivere frasi così
belle da farla sorridere per un’intera giornata, doveva essere un ragazzo
speciale; dopotutto nel 2014 è difficile trovare un adolescente che scriva una
lettera ogni settimana alla ragazza di cui è innamorato, al massimo le scrive
su Facebook. Purtroppo non aveva mai rivelato il suo nome, firmava i suoi
biglietti con una “T” con un cuore accanto.
Fin dal parcheggio si sentiva
la musica assordante proveniente dalla casa. Cassie si diresse verso la porta
d’ingresso, girò la maniglia e si trovò davanti un ragazzo alto e biondo, il
quale la informò di trovarsi ad una festa di compleanno e si presentò. Si chiamava
Travis ed era molto gentile con lei,si sedettero sul divano nel soggiorno,
parlarono per un’ora intera: avevano molte cose in comune.
Dopo la chiacchierata il
ragazzo se ne andò dicendo di non aver ancora consegnato il regalo al
festeggiato.
Cassie rimase da sola in
mezzo alla stanza circondata da tantissima gente che si dimenava a ritmo della
musica. Odiava stare tra tante persone e non le piacevano le feste, la
mettevano a disagio.
Decise di andare sul balcone
a prendere una boccata d’aria.
Appoggiato alla ringhiera
c’era un ragazzo poco più giovane di lei e un gruppo di tre ragazze impegnate a
discutere su chi fosse il più carino della scuola. Scelse di parlare col
ragazzo, si avvicinò e timidamente si presentò. <<Ciao io sono
Theo>> rispose. Gli chiese se sapesse chi fosse il festeggiato ma lui
disse di no, giustificandosi dicendo di essere stato trascinato alla festa dai
suoi amici. Non riuscì ad avere una conversazione interessante con lui perché
entrambi erano molto timidi.
Lo salutò e andò a cercare
Travis ma, appena rientrò nella casa le vennero incontro i due fratelli più
ricchi e viziati della città: Tyler e Tylor, che, a differenza di Travis,
furono molto maleducati e arroganti con lei.
Per sua fortuna, prima che la
aggredissero, accorse in sua difesa un ragazzo che frequentava la sua stessa
lezione di biologia: Trent.
Il ragazzo dopo aver cacciato i bulli la
accompagnò al piano superiore, dove c’era più calma e tranquillità. Parlarono
per tutta la serata; era un ragazzo strano lui,diverso: amava leggere, in
classe era sempre negli ultimi banchi, aveva l’aria un po’ sciupata ma dolce e
anche se durante le lezioni non interveniva quasi mai ed era distratto,
riportava un’ottima media. Le spiegò anche che si trovava alla festa di Liam,
il suo migliore amico.
Ormai si era fatto tardi e la
ragazza doveva tornare a casa. Trent chiese a Cassie di lasciarle il suo numero
e lei accettò senza problemi.
La ragazza cercò in ogni
angolo della casa Travis per salutarlo, ma non lo trovò.
In macchina, sulla via del
ritorno, si rese conto di essersi completamente dimenticata lo scopo di quella
serata: conoscere l’ammiratore segreto, il cui nome, ovviamente, doveva iniziare
con “T”.
Fece mente locale ed elencò
tutti i ragazzi che si erano avvicinati a lei quella sera: Travis, Theo, Tyler,
Tylor e Trent; cinque nomi con la stessa iniziale che corrispondeva a quella
della lettera. Era enormemente confusa: logicamente il ragazzo doveva essere
Travis ma non riusciva a capire perché non si fosse fatto più vedere per tutta
la sera. Decise di andare a letto e pensarci un po’ ma, appena entrò nella sua
camera si accorse di aver dimenticato il giubbino al piano di sopra della casa dove
era stata con Trent.
Fortunatamente ora possedeva
il suo numero di telefono e pensò di chiamarlo per chiedergli se l’avesse
portato con sé. Fece scorrere la rubrica fino alla lettera “T” ma di “Trent”
nemmeno l’ombra, però con sua grande sorpresa trovò un nuovo contatto: “T” con
un cuore accanto.
La sua mente la portò subito
a Trent, l’unico ad aver toccato il suo telefono: era lui l’ammiratore, era lui
il ragazzo di cui si era innamorata grazie alle sue parole.
Allora,Cassie prese il
telefono e scrisse <<Ti ho trovato!”>>.
<<Finalmente>>
rispose Trent.
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