Alle
tre meno dieci del mattino, la città di appariva deserta, nel caldo
opprimente. Dopo quella lunga e faticosa giornata piena di
preoccupazioni, Roberta adorava fare una rilassante passeggiata nelle
vie del centro di Verona per stare un poco da sola con sé stessa,
isolarsi dal mondo e non pensare per un momento ai problemi che la
sua vita quotidiana presentava: i figli, il lavoro, i soldi e il
marito che l'aveva abbandonata, a causa del cancro, e lei rimasta
molto turbata dalla sua morte.
Mentre camminava per via Lugo,
qualcosa la illuminò, era un fantasma, “in carne ed ossa”.. dopo
un po' di tempo passato a parlare, capì che quel fantasma, era
lui,era il suo amato marito Fabrizio..rimase di stucco quando lo
riconobbe, quasi non credeva ai suoi occhi. Aveva ritrovato l'amore
della sua vita e non aveva intenzione di farlo scappare di nuovo,
perché era stata la persona più importante della sua esistenza.
Sapeva che non avrebbe potuto non farla scappare.. ma voleva godersi
il momento, nient'altro. I due se ne andarono verso il sorgere del
sole e osservarono l'alba mano nella mano, nella speranza di potersi
incontrare di nuovo...
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