lunedì 27 ottobre 2014

PARIGI NEL CUORE







Stavo trascorrendo la mia vacanza a Parigi con Lorenzo, il mio fidanzato. Era una bella giornata e il sole illuminava la Tour Eiffel, quando decidemmo di andare a visitare il Louvre, il famoso museo della città.
Con calma dopo aver pagato il biglietto, entrammo, e rimanemmo colpiti dallo splendore delle opere… solo che accecata da tutta l’ammirazione per i dipinti, persi di vista Lorenzo. Ma non mi fermai, l’avrei chiamato all’uscita. Continuai nelle diverse sale, quando però arrivai  nella sala di arte astratta, mi ritrovai davanti a questo bellissimo quadro. Mi sedetti   sul divanetto imbottito per scrutarne meglio i particolari e chiusi gli occhi per sentire quali sensazioni mi suscitasse. Ero lì in sella a quel bellissimo cavallo bianco e sventolavo la bandiera nazionale (italiana, ovviamente), intorno a me riuscivo ad intravedere uno scorcio di cielo che pareva colorato di un blu intenso, senza luna né stelle. Si respirava una strana quiete   che animava in me un senso di preoccupazione misto ad una carica di energia straordinaria, che risvegliava i miei sensi. Fuori da quello spazio però riuscivo a scorgere una spiaggia con coste piuttosto frastagliate e non ben delimitate, bagnate dalle onde di un mare cristallino con sfumature che parevano rosse. In un angolo del cielo vedevo anche, un piccolo sole che con i sui raggi sembrava spazzare via una nuvola, come se gli oscurasse la visuale. Sopra la mia testa vedevo un grande drappo bordeaux con una scritta, che non riuscii a decifrare. Dietro di me c’era come un enorme lampo color verde acqua contenente un campo magnetico che mi impediva la fuoriuscita. L’ultima cosa che vidi fu una specie di specchio d’acqua che e ne stava sopra il mio capo che sembrava riflettere un grande cerchio luminoso contornato da quello che sembrava un cielo, partiva con un colore scuro e si sfumava fino all'azzurro. Quando aprii gli occhi mi ritrovai la faccia di Lorenzo e di una donna paffuta che mi guardavano attenti, la donna dopo aver borbottato qualcosa in francese se ne andò lasciandomi lì con Lorenzo, che subito mi chiese preoccupato:<< Amore, ti ho cercata dappertutto si può sapere che stavi facendo? E perché eri distesa su questo divanetto?>> Io risposi con occhi ancora sognanti:<<Niente, ho fatto solo un piccolo viaggio!>> Lorenzo mi guardò con aria smarrita ma io gli feci cenno di lasciar perdere. Lasciammo Parigi, ma non comprai souvenir, per ricordare il suo splendore , il più bel ricordo lo portavo impresso nel mio cuore.



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