lunedì 27 ottobre 2014

Game Over

Dal mare si generò un’onda gialla alta metri.
Ora Alice aveva la strada sbarrata. Eppure a lei ,sebbene per un instante, era sembrato di avercela fatta. Dopo vari tentativi le sembrava di essere così vicina alla terra che vedeva dall’altra parte del mare. Aveva impiegato tempo per arrivare dove era adesso e, ora più che mai, non poteva arrendersi.
 Ad un certo punto, una nuvola coprì il sole che in quel momento splendeva alla sinistra di Alice. Lei si aspettava che tutto diventasse buio, ma il cielo si tinse di un bianco quasi accecante. Dal mare uscì un piccolo ovale blu che andava mano a mano ingrandendosi. Al suo interno vi stava una creatura misteriosa, un misto tra un cavallo e un ippocampo, il quale poggiava su una pietra grigia ed indossava una sella gialla molto simile ad uno stendardo medievale. Sul dorso delle creatura vi stava un omino dalla pelle pallida, quasi bianca, esso teneva in mano una fascia bordeaux. Se la portò alla testa e subito dietro di lui si scaturì un immenso fulmine color verde acqua. Esso colpì direttamente Alice. Per lei fu la fine.
 I contorni della sua visuale iniziarono a tingersi di rosso. In alto, al centro, apparì un grande semicerchio giallo contornato da un’aura verde e blu. Due fasce bianche contornavano, a loro volta, l’aura. Sopra vi era scritto ‘’ oer blaue reiter’’. E poi tutto diventò nero.
GAME OVER. Arrabbiata, Alice scaraventò per terra il joystick e con passo pesante si diresse in cucina.

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