Era una notte di giugno. A Luigi non piaceva per niente andare a scuola. E siccome, erano i primi giorni delle vacanze, era molto contento, e di solito era abituato a fare delle cose che gli piacevano: tra cui cantare, suonare e leggere diari.
Prese il violino, andò, davanti al balcone, con una sedia. Si mise sulla sedia, ed iniziò a suonare. Suonava così bene che, che ogni volta che appena incominciava a suonarlo, il suo amichetto, uccellino, si sedeva sulla sua gamba, ed iniziava ad ascoltarlo, e dietro a lui arrivavano, anche i suoi amici ( dell' uccellino) intanto che Luigi era perso nel suo mondo della musica. Ma quel giorno non solo lo stavano ascoltando lui e i suoi amici, ma anche il pappagallo, del suo vicino di casa. E persino i fiori di casa sua, iniziarono a muoversi, dal lento, e sereno ritmo della "canzoncina", che lui aveva inventato con la sua bella ed intelligente testolina, che però non aveva mai provato ad utilizzarla eccetto nella musica.
Era così, coinvolto, nella sua musica, che si faceva vedere, tutto sciolto.
La luna, era piena, cosicché, dava l' impressione, che Luigi, era sul palco, mentre le persone, lo ascoltavano, con tutto il loro cuore.
Era questo, il sogno più grande che Luigi, aveva dentro di sé.
Questa passione per il violino, gli era venuta sin da quando era piccolo. Il violino, gli era stato regalato, dai suoi genitori, perché fin da piccolo aveva dimostrato una grande passione per la musica. E così, dopo un po' iniziò anche a partecipare ad alcune lezioni di violino; queste decisioni, erano state prese dai suoi genitori, perché secondo loro, continuando, a suonare questo prezioso strumento, poteva far crescere dentro di sé una passione... una passione che lo avrebbe, forse portato alla sua decisione finale, del suo futuro, che non aveva ancora ben nota.
Ad un certo punto aprì i suoi occhi, e si accorse che non era più sul balcone di casa sua....
Forse il suo sogno si era davvero realizzato...
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