mercoledì 22 ottobre 2014

COME LE NUVOLE


Era di primo mattino,e il sole appena sorto luccicava sulle scaglie del mare appena increspato.
Emma,affacciata alla finestra della sua camera, guardava il panorama con occhi sognanti e volava: volava sul mare,con i piedi scalzi che sfioravano l' acqua  tiepida, volava verso il sole caldo e rincuorante che sorgeva come se le volesse dire ciao e volava sulle nuvole per poterle toccare con un dito come se fossero oggetti troppo preziosi, da trattare con cura.
Mentre saltellava da una nuvola all'altra, spensierata,si affacciò verso il basso e vide passare,lungo la via,il postino con le lettere della giornata e d'improvviso sbatté contro il muro della vita reale, dove la guerra aveva bucato il suo palloncino preferito e aveva reso incompleta la sua vita.
Corse giù per le scale e prese,o meglio, strappò la lettera dalle mani del postino e corse di nuovo su con la stessa velocità di quando era scesa.
Si fermò davanti ad una porta semichiusa,con un tenero orsacchiotto intagliato a mano che reggeva un cartellino con scritto:"vietato l'ingresso ai bonzi"
Era particolarmente affezionata a quell'orsacchiotto:gliel'aveva fatto suo fratello quando era piccola e correva per casa a gridare:"vietato l'ingresso ai bonzi,fratellone!"; e prima che la guerra lo strappasse via dalla sua famiglia.
Aprì la porta e si buttò sul letto occupato dalla sorella Ginevra,che si svegliò di soprassalto e stava per urlarle dietro di bussare ma Emma mostrò la lettera e questo bastò a terminare la discussione.
Aprirono la lettera e la lessero tutta d'un fiato;quando ebbe finito di leggerla Emma guardò fuori dalla finestra il cielo azzurro e pensò che suo fratello sarebbe tornato fra qualche giorno e che la sua vita sarebbe tornata presto perfetta, bianca come le nuvole  e azzurra come il mare.


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