Alle 3 meno 10 mattino la città di Ravenna
appariva deserta nel caldo opprimente di una domenica di giugno.
Rose era lì, in piedi davanti a lui, il ragazzo dagli occhi
color nocciola, con il viso tempestato di lentiggini color rame, come i suoi
capelli. Quel ragazzo della prima F che ogni giorno vedeva al liceo, ma con cui
non aveva mai parlato. Non sapeva né come né perché si trovasse lì, davanti
all'istituto con lui. Rose gli chiese: “Come ti chiami?”, lui rispose: “Sono…”
La ragazza si svegliò ansimante, nel letto di
camera sua…la delusione di scoprire che era stato tutto un sogno, si vedeva nei
suoi occhi verdi.
Nei giorni successivi, fece ancora quel sogno
e, come la prima volta, si svegliò alle 3 meno 10 del mattino, sempre nello
stesso momento, quando il ragazzo stava per rivelarle il suo nome. Rose si
rassegnò al fatto che ogni notte avrebbe sognato la stessa cosa e che, essendo
iniziate le vacanze estive, non avrebbe avuto né il coraggio di parlare con il
ragazzo misterioso, né avrebbe mai scoperto il suo nome. Era agosto, Rose era
appena stata svegliata da quello che non si poteva più considerare un sogno, ma
uno stupido incubo. Decise di accendere la televisione, ormai le era passato
anche il sonno. Alla TV veniva trasmesso uno di quei soliti e noiosi programmi notturni...qualcosa attirò la sua attenzione, una frase: “I sogni sono premonitori”, capì
che, prima o poi, sarebbe accaduto qualcosa. Passò agosto. A settembre iniziò
la scuola e Rose riprese a vedere il ragazzo dagli occhi nocciola. Era il 3
ottobre, Rose arrivò a scuola con parecchio anticipo. Si sedette sul muretto,
all'entrata dell’istituto e si mise a ripassare la lezione. Ad un tratto
qualcuno si sedette accanto a lei e una voce profonda disse: “Ciao, ti vedo
spesso qui, finalmente riesco a parlarti!...Come ti chiami?”, la ragazza alzò
lo sguardo e lo vide, era lui! Rispose: “Sono Rose e tu?”, il ragazzo disse:
“Mi chiamo Eric”. I ragazzi se ne stavano lì, a perdersi l'uno negli occhi
dell'altra senza dire una parola, fino a quando gli altri studenti cominciarono
ad arrivare, la campanella che segnava l'inizio delle lezioni suonò e quel meraviglioso silenzio si spezzò. Da quel
momento i due iniziarono a frequentarsi e scopriranno di non poter stare
lontani l'uno dall'altra.
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