La luna illuminava la città
di Berlino. Era una fresca sera di primavera e Luca stava seduto sul tetto di
una casa a guardare la gente che passava per le vie sottostanti.
Era finito su quel tetto una
settimana prima, quando sua moglie si era arrabbiata con lui perché beveva
troppo e dava un cattivo esempio al loro bambino; così aveva deciso di
andarsene pur avendo molta malinconia nel cuore abbandonando la sua famiglia.
Per Luca non era brutto stare
sui tetti la sera; da lì poteva ascoltare tutti i rumori della città risuonare
tra i camini dei tetti di quelle piccole case, dai clacson delle automobili alle
grida dei bambini che cercavano un posto per dormire.
Quando passò la mezzanotte
decise di tirare fuori il suo vecchio violino e di cominciare a suonare qualche
dolce sinfonia. Non gli avevano mai insegnato a suonare quel meraviglioso
strumento, ma era molto bravo, probabilmente il suo unico talento.
Ogni tanto vedeva qualche
donna affacciarsi alla finestra per capire da dove provenisse quella dolce
melodia.
Il mattino seguente Luca si
recò al mercato per prendere qualche mela da mangiare per pranzo.
Stava pagando il mercante,
quando si intrufolò ad ascoltare la conversazione di due signore
“Rosa, ma la sentivi anche tu
quella dolce musichetta ieri notte?”
“Sì Clara!” esclamò una delle
due signore “era bellissima, peccato però che non ho ancora capito da dove
potesse provenire…”
Dopo aver origliato quella
conversazione, gli venne in mente un modo per farsi perdonare da sua moglie. Al
mercato era andato a comprare anche due piccoli uccellini, che a suo figlio
piacevano molto, e una fisarmonica perché sua moglie amava il suono allegro di
quello strumento.
La sera seguente si recò
sopra il tetto della sua vecchia dimora.
Cominciò a suonare la nuova
fisarmonica, mentre i due uccellini lo accompagnavano con il loro fischiettio.
Si aprì la finestra della cucina, dalla quale si affacciò la moglie assonnata
che, vedendo il marito, si mise a piangere. Luca a quel punto smise di suonare,
appoggiò sulle tegole la gabbietta e lo strumento, tirò fuori un colorato mazzo
di fiori e disse semplicemente “Scusami, amore mio”. La moglie, entusiasta che
fosse ritornato da lui, gli spiegò che aveva sbagliato ad arrabbiarsi così
tanto da costringerlo ad andare via di casa e lo accolse a braccia aperte a
patto che le promettesse di smettere di bere in maniera tanto esagerata.
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