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Pensare che quel cavallo avrebbe potuto essere la soluzione a tutti i suoi problemi forse era troppo, pensava Elena nella sua scuderia appena fuori Monaco. Eppure lui era lì, un pochino malaticcio e debole, sembrava indifeso in mezzo a tutti gli altri puledri. Ma c'era qualcosa nei suoi occhi che le faceva intuire che non doveva fermarsi alle apparenze. Sì, sarebbe stato così, bastava solo crederci. Il piccolo puledro cominciò, pian piano, a guarire, fu curato, nutrito, rassicurato e, finalmente, riuscirono a farlo galoppare nel grande recinto vicino alla stalla,e i suoi occhi ripresero a splendere. Migliorava giorno dopo giorno e presto fu pronto per essere cavalcato. Elena, rendendosi conto che quel puledro era speciale, gli aveva riservato la sua sella più bella, che un tempo apparteneva a un grande campione. Al puledro fu dato il nome di Vittorio. Solo una cosa era ancora impossibile fare: domarlo, infatti Vittorio era davvero ribelle e nessuno riusciva ad addestrarlo, nonostante fosse uno dei puledri più promettenti della scuderia. Elena però cominciava a preoccuparsi, la fama di Vittorio era ormai arrivata lontana, tutti lo volevano vedere ma lui voleva solo correre libero nei prati immensi della campagna tedesca. Ormai la ragazza aveva perso le speranze, Vittorio non sarebbe mai diventato un grande campione. Ma un giorno arrivò Michele, figlio del fattore, che aveva una grande passione per i cavalli ma non poteva gareggiare perché aveva un problema agli arti inferiori.Quel giorno però i suoi genitori gli concessero di salire in sella all'indomabile e come per magia tra i due ci fu subito una grande intesa. Michele infatti era diventato l'unico in grado di domarlo. Fu così che i due vennero iscritti alla loro prima gara. Arrivati erano tutti così agitati e insicuri che per un attimo pensarono di mollare tutto, ma quando arrivò il loro turno la folla rimase senza parole: quei due insieme erano una forza della natura e nessuno avrebbe potuto batterli. Vinsero in mezzo alla commozione dei presenti, diventarono due campioni, i più grandi mai esistiti. E ancora adesso, dopo tanto tempo, Elena ripensa a quel giorno e a come l'amicizia e la fiducia possano compiere miracoli.
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