“Salve,
io sono Crono, e oggi vi racconterò la mia storia, dal mio punto di
vista. Ero un Titano, figlio di Gea, dea della terra e Urano dio del
cielo. In passato aiutai mia madre a liberarsi di suo marito, evirai
mio padre e presi il suo posto alla guida del mondo.
Sposai
Rea e generai molti figli, che ingoiavo appena essi nascevano, perché
avevo paura di essere detronizzato da uno di loro, ero preoccupato,
non volevo perdere il trono, proprio come avevo fatto con mio padre.
Per questo cominciai a divorare i miei figli; però quando nacque
Zeus, Rea mi porse una pietra avvolta in fasce ed io,
inconsapevolmente, la mangiai, così la mia sposa nascose Zeus in una
grotta e il piccolo fu nutrito dal latte di una capra e dal miele
delle api. Una volta adulto Zeus mi costrinse a rigurgitare tutti i
suoi fratelli che avevo divorato. Dopodiché tutti i miei figli
scatenarono una battaglia contro di me, dopo dieci lunghissimi anni,
riuscirono a sconfiggermi e, con mio grande dispiacere, passai il
dominio sul mondo ai figli Zeus, Poseidone e Ade: al primo diedi il
regno del cielo, al secondo quello delle acque e ad Ade il regno
sotterraneo, gli Inferi.
Tutti
pensano che io sia cattivo, senza sentimenti,ma si sbagliano perché
questa vicenda, raccontata dai miei figli, è totalmente diversa da
quella narrata da me. Ora la mia vita non ha più senso, sono solo un
vecchio titano che non ha più uno scopo nella vita, stare su quel
trono a governare era tutto per me. Adesso posso solo rimanere a
guardare, senza dire niente.”
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