sabato 6 dicembre 2014

La nascita di Zeus

“Perché non cercate  di capire cosa ne penso io, invece? Perché non provate  a guardare dal mio punto di vista? Perché?” Disse Crono, furibondo.   
                                                                                                                   

Allora, tacquero  per qualche istante e cominciarono  ad ascoltare il lungo discorso di Crono.
"Dopo aver impadronito il regno di mio padre, oramai morto, avevo deciso  di sposare mia sorella Rea, salvando mia madre e i miei fratelli.                                                                        Dopo essermi sposato con Rea, mi era stato  comunicato: ”Sarai ucciso da uno dei tuoi figli.”
La cosa mi preoccupava, anche se anche se fino a quell’  istante non ci avevo creduto.
Passati alcuni giorni, pieni di ansia, Rea mi comunicò, che avremmo avuto una figlia, il cui nome lo avevamo già pensato: Estia.
Ricevuta  la notizia, m’ incamminai verso un bosco, e pensai cosa potevo fare …
Al ritorno, mi venne in mente un’ idea, ma ci rimasi anche deluso, del fatto di ingoiare tutti gli eredi avuti da Rea.
Dopo Estia, ingoiai Demetra, Era, Ade e Poseidone. E ora Rea era in attesa del terzo figlio maschio.
Una notte buia sul Monte Licia, Rea partorì Zeus, e subito lo abbandonò, affidandolo alla Madre Terra, la quale lo portò nella grotta Dittea, sulla collina Egea.
Rea, ormai delusa del fatto che continuavo ad ingoiare tutti i figli, dopo aver partorito, prese la copertina del bimbo, in cui avvolse una pietra, e me la diede. Io non sapendo nulla, di questo fatto, decisi di ingoiare Zeus, ma non accorgendomi che fosse una pietra.
Divenuto adulto, Zeus, venne dalla madre Rea, dandole del veleno per farmelo bere cosicché, vomitai tutti i figli ingoiati precedentemente.

Zeus e i suoi fratelli, scatenarono così una lunghissima guerra contro di me; alla fine io e i miei fratelli fummo costretti ad andarcene lontano da Zeus, il quale decise di impadronirsi di questo mondo, e di dividerlo tra i fratelli maggiori.
Zeus, ebbe il dominio sul Cielo, ad Ade spettò il Mare, mentre a Poseidone il regno dei morti.
Alla fine mi accorsi, che forse il mio piano non era funzionato..."

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