Dalla finestra, con sguardo assente, fissava l'erba muoversi dolcemente al fruscìo del vento. I gomiti appoggiati sul davanzale e il viso tra le mani, il sole che risplendeva sulla sua pelle di pesca, giovane.
I rossi ciuffi ondulati che dondolavano leggermente ad ogni piccolo soffio di vento fresco, primaverile. Una giornata splendida all'apparenza. Unica nota stonata, una lacrima rovente che le scorreva lungo la guancia arrossata. Gli occhi castani pieni di ricordi. Ricordi di una giovane vita infelice passata tra tante sofferenze, prima la separazione dei genitori, poi la malattia della madre, appena scomparsa, che adesso aveva colpito anche lei. Nel cuore tanta rabbia pensando alla vita che sempre desiderava ma che non avrebbe mai potuto avere. Si allontanò dalla finestra e, aiutandosi con il bastone, unico modo per spostarsi ormai stremata a causa della malattia, si coricò sul morbido letto. Trasse a sè le lenzuola e si coprì fino alle spalle. La sottile collana di perline rosse le stringeva il collo togliendole il respiro e se la strappò. Tutte le perline rotolarono lungo il pavimento di legno riflettendo la luce che penetrava dalle leggere tende di lino tirate davanti alla finestra. Con sguardo malinconico restò immobile a guardare il soffitto decorato di meravigliosi stucchi, ancora pochi istanti da vivere. Avrebbe preferito passare quegli ultimi momenti a fianco di qualcuno che l'amasse o che almeno le volesse bene. A questo pensiero si lasciò andare, gli occhi velati, le labbra secche, le guance prima rosse come le perline della collana e ora grigie, spente, senza vita e volò via insieme a quel soffio di vento che smuoveva l'erba.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.