Le mie ali erano ancora piccole e deboli e i miei occhi ancora sbarrati non riuscivano a scrutare il paesaggio,ma potevo comunque sentire il rumore assordante dell'acqua che scorreva velocemente lungo il sentiero sassoso della vallata .Da ragazzo,le mie ali erano diventate forti e robuste.Con il passare del tempo diventai sempre più forte ed energico,però qualcosa mi turbava. Ero certo di sentirmi diverso da chiunque altro mio coetaneo.Non avevo vizi,non avevo debolezze. Vivevo la vita come un piccione viaggiatore,ogni giorno per me era una nuova avventura in un posto diverso. Forse era proprio la mia spiccata curiosità a differenziarmi dalle altre persone. Forse le mie ali,erano ali di un volatile e non di un umano. Volevo sempre provare nuove sensazioni,scoprire posti inesplorati,correre fino a che la fiacchezza non mi fermasse.
Da adulto, la mia curiosità era sempre la stessa ma,sentivo che il mio corpo non mi permetteva più di muovermi con scioltezza.Comunque,nonostante tutto,non scordavo mai la mia passione e continuavo ad immaginare le cose in modo infantile.Io ero cresciuto,ma la mia mente era ancora bambina. Infine giunse la vecchiaia.Ora sentivo che le mie ali mi stavano abbandonando. La mia vita era giunta al termine. Il mio corpo mi stava lasciando sempre più,ma sapevo che la mia mente non mi avrebbe mai lasciato.
La cosa che mi distingueva dalle altre persone era il mio modo di vedere le cose.Ho sempre avuto la coscienza di un bambino,e di conseguenza capivo e osservavo le cose in modo differente.
Non ho mai capito la differenza tra l'immaginazione e la realtà,sapevo solo che stavo vivendo in tutte e due le parti.
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