Da giovane ero talmente preso dall'uscire ogni pomeriggio con gli amici, che mi ero perso tutto questo meraviglioso panorama.
Il rimbombo della voce.
Il verde.
Il sole forte di mezzogiorno.
Le mucche.
La ghiaia.
Le passeggiate.
I percorsi.
Ogni cosa.
Rimpiango molto ora, da vecchio. Rimpiango il non aver dato abbastanza importanza a tutte queste cose. Di aver sempre sottovalutato la bellezza della natura.
Ma da giovani si ignorano queste cose. Non si comprende a pieno il significato di certe piccolezze, che da persona anziana invece noti.
Da giovani si guarda tutto passivamente. Forse perché non è interessante, o forse perché si ha paura di affrontare delle situazioni che, apparentemente, sembrano impossibili.
Ora non ho più le forze di un tempo e non posso fare quello che non ho fatto a 20 anni. Sto qui, su una sedia a dondolo, con una coperta, di fronte al camino, a guardare i ragazzi che si "divertono".
Mi ci rispecchio, ma vorrei cambiarli, cambiarmi.
Non mi pento di quello che ho fatto da giovane, rimpiango solo di non aver osservato con gli occhi quello che andava osservato.
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