A "Il corriere della Sera"
23 Dicembre 2013
Sabato 21 Dicembre, si tenne a Milano una
conferenza di Gian Antonio Stella, famoso giornalista italiano, riguardante gli
scavi di Pompei e di come la
Sovrintendenza se ne "occupa".
Il giornalista ha fatto, in qualche modo, una denuncia ai responsabili degli scavi pompeiani.
Il giornalista ha fatto, in qualche modo, una denuncia ai responsabili degli scavi pompeiani.
Dopo la conferenza, gli furono fatte alcune
domande...
"Cosa ne
pensa lei della ristrutturazione di Pompei?"
"Ma in quali
mani si trovano, Gran Dio! Perché mai il cielo invia tali ricchezze a gente
così poco in grado di apprezzarle?
Questa frase è
stata pronunciata nel 1775, da Alphonse de Sade, inorridito dalle condizioni in
cui erano i capolavori di Pompei, come del resto anch'io.Uso questa citazione per raccontarvi il nuovo scandalo del Teatro di Pompei, sottoposto l’anno scorso a una ristrutturazione “che lo ha letteralmente stuprato” con un bagno di cemento."
"Lei pensa
che tutti i fondi, vengano utilizzati unicamente per le ristrutturazioni ?"
"Vi faccio
anche un surreale elenco dettagliato di spese fatte negli ultimi 2 anni: si
parte dai 55mila euro serviti per comprare mille bottiglie di vino con
l’etichetta ‘Villa dei Misteri’ da regalare ad ambasciate e consolati, ma
rimaste per lo più in un magazzino;si passa poi ai 102.963 euro investiti per
censire i 55 cani randagi del sito e per creare su Internet una ridicola scheda
biografica di ognuno di loro; ma il pezzo forte è sicuramente rappresentato da
quei 3 milioni di euro serviti per la creazione del sito web ‘Pompeiviva’, in
cui troviamo un video stupefacente dove un ragazzo entra nella Villa dei
Misteri e mentre scatta una fotografia, all’improvviso i personaggi degli
affreschi iniziano a cantare la celebre canzone ‘I Will Survive’.
"Lei pensa
che sarebbe giusto da parte dei cittadini, fare delle offerte per la
ristrutturazione?"
" Io penso
che sia giusto che i cittadini aiutino, come possono, alla ristrutturazione
degli scavi...
Sinceramente, non
sono convinto che accettino le offerte, perché ormai non interessa più niente a
nessuno...Lo dimostra un imprenditore romano, Pietro Salini.
Quest' ultimo voleva offrire 20 milioni per la ricostruzione ma la sovrintendenza non ne sa nulla. Il costruttore disse che Pompei sta crollando... Non possiamo mandare il simbolo dell'Italia allo sfascio. Voglio donare 20 milioni per un progetto di rilancio ma non riesco a darli, vuol dire che qualcosa non va”.
va bene, ma, invece dei passati remoti iniziali, usa il passato prossimo
RispondiElimina:-)
Grazie prof! La prossima volta starò più attento.
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