Ma come? Non vedeva quello che vedevo io? Un mondo fantastico dove il sole brillava talmente tanto che rendeva il cielo giallo e la terra arancione, le case erano a cono, alcune potevano anche lievitare. Quando si voleva vedere quello che capitava sulla propria città bastava fare un incantesimo e il proprio occhio si materializzava nel cielo. Volavano i draghi, gli abitanti potevano mimetizzarsi, a volte si trasformavano in giganti molto strani, ma loro si divertivano così. Possibile che la maestra non vedesse niente di tutto ciò? Cosa vedeva lei? Il nulla? Un insieme di cose senza senso? No, non era possibile?
Ero convinto che sarei diventato un grande artista, che avrei dipinto strepitose opere d'arte e che sarei diventato famosissimo.
Le maestre pensavano che avessi una grande immaginazione, ed era vedo: vedevo cose che gli altri bambini non riuscivano a vedere. Quando guardavo le nuvole vedevo le forme più strane, mentre gli altri stentavano a vedere dei cani malformati.
La fantasia mi ha sempre accompagnato in tutta la mia vita, mi ha aiutato a superare i momenti più tristi. Non so cosa farei senza di lei!
va bene!
RispondiEliminacani malformati> cerca tu una sostituzione perchè l'aggettivo non mi piace!
più che discreto
RispondiEliminaMi é piaciuto tanto!
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