calore che fonde pensieri
in grado di prosciugare i più grandi oceani, dentro.
Tenuto in vita dalla paura di insetti il cui morso è letale.
I battiti del mio cuore andavano al ritmo dei miei passi, lenti, ambedue.
Lenti come il cambiamento del paesaggio circostante,
come l'orizzonte che stava al suo posto, forse ad aspettarci o forse ad attendere il nostro inesistente arrivo.
La sabbia scottante, era il caldo suolo: l'unica certezza di quell'attimo.
Si udivano solo i resti di animali, umani e oggetti non identificati;
attorno tanto ma poco, niente.
Percepivo che il mio padrone, sul mio dorso, aveva perso i sensi,
probabilmente aveva cessato di respirare.
Al mio nitrire niente.
Cercavo una sua risposta, invano.
Senza un ''perché'' continuavo ad avanzare,
forse volevo arrivare all'orizzonte.
Si udivano solo i resti > non correggo, ma il verbo dovrebbe essere sostituito
RispondiEliminamolto bello
Concordo con la prof: molto bello!;)
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