Non mi piaceva. Zero. Sia esteticamente, che caratterialmente.
Era egoista, egocentrica, viziata, presuntuosa, fredda, antipatica. Non aveva niente di buono. In ogni cosa che faceva pensava solo a se stessa.
Eppure quella corazza dura, che fingeva di sopportare nessuno, celava un non so che di curioso, di affascinante.
Forse era il modo in cui si pettinava i capelli. Oppure quando chiedeva "Posso?", prima di entrare nella stanza dei suoi genitori. Oh, non dimentichiamo il modo in cui si metteva la sua collana preferita: la sua collana di perle.
Tutti gli uomini impazzivano per lei. E lei non sopportava nessuno.
Quando andava a fare delle passeggiate, guardava tutti dall'alto al basso e le ragazze la odiavano.
Io però credo di essermene innamorato.
Lo so, è sbagliato.
Lei è nobile (quindi ricca), e io sono un servo.
Non avrò essuna possibilità e inoltre lei non dimostra un interesse nei miei confronti.
Anche se non mi stupisco più di tanto.
Come ho già detto, lei non sente, non vuole provare niente.
E' come se avesse spento la sua 'umanità'.
Come se avesse deciso di non provare più niente, dopo la morte del fratello.
Ogni emozione che chiunque prova, lei l'ha spenta.
Tac.
Come un interruttore.
Ma c'è qualcosa in lei, che mi fa sperare un giorno di poterla aiutare. Non salvare, aiutare.
E rimarrò aggrappato a quell'ultima speranza.
Non soffrirà per sempre.
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