La gita, quale studente non vede l’ora che arrivi quel
fantastico giorno?! Si è proprio vero, ogni singolo ragazzo aspetta con ansia
quegli spensierati due o tre giorni
quando: non si è costretti a stare cinque o sei ore seduti ad un banco, non ci
sono verifiche o interrogazioni da preparare e si può stare in compagnia degli
amici.
È proprio vero, appena si entra in una sala c’è un quadro che ti colpisce subito e che attira la tua attenzione, per me fu proprio così. L’opera raffigurava una splendida ragazza bionda dai lineamenti morbidi, con due splendidi occhi scuri che indossava degli abiti di colori brillanti.
La sua postura regale e il suo collo lungo mi fecero pensare subito a una ballerina: me la immaginavo danzare leggera come una piuma, adoravo l’idea che la ballerina fosse stata dipinta dopo un’esibizione.
Il suo sguardo era sognate e la sua bocca accennava un impercettibile sorriso, come se stesse ripensando alle emozioni che aveva provato danzando.
Mi immedesimavo un po’ in lei, la gioia che si prova ballando è unica ed è inspiegabile come il corpo riesca a creare poesia con il movimento, è qualcosa di magico.
Le emozioni che un vero ballerino sa esprimere con un solo gesto non si potrebbero mai esprimere a parola, perché la danza è così: è un ossessione, un bisogno impellente, e in alcuni casi una ragione di vita.
Un brivido mi percosse la schiena e un grande sorriso mi illuminò il volto.
Quel momento era finalmente arrivato anche per me e la mia
classe.
Ricordo bene l’entrata dell’imponente museo: i grandi
cancelli in ferro battuto e il grande viale alberato davano il benvenuto ai
visitatori, e intorno all’edificio c’era una leggera foschia, che rendeva l’edificio
ancora più misterioso.È proprio vero, appena si entra in una sala c’è un quadro che ti colpisce subito e che attira la tua attenzione, per me fu proprio così. L’opera raffigurava una splendida ragazza bionda dai lineamenti morbidi, con due splendidi occhi scuri che indossava degli abiti di colori brillanti.
La sua postura regale e il suo collo lungo mi fecero pensare subito a una ballerina: me la immaginavo danzare leggera come una piuma, adoravo l’idea che la ballerina fosse stata dipinta dopo un’esibizione.
Il suo sguardo era sognate e la sua bocca accennava un impercettibile sorriso, come se stesse ripensando alle emozioni che aveva provato danzando.
Mi immedesimavo un po’ in lei, la gioia che si prova ballando è unica ed è inspiegabile come il corpo riesca a creare poesia con il movimento, è qualcosa di magico.
Le emozioni che un vero ballerino sa esprimere con un solo gesto non si potrebbero mai esprimere a parola, perché la danza è così: è un ossessione, un bisogno impellente, e in alcuni casi una ragione di vita.
Un brivido mi percosse la schiena e un grande sorriso mi illuminò il volto.
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