domenica 10 novembre 2013

L'oggetto maledetto

Era un piccolo oggetto, dalle forme e colori molto vari e strani. L'avevo comprato ad un mercatino da un vecchio pazzo. Ricordo quel giorno come fosse ieri.
Ero ad una fiera in un paesino, ma c'era molta gente. Incuriosita, mi avvicinai alla bancarella di un vecchio. Era una specie di bilancia e aveva un equilibrio molto precario. Bastava un dolce soffio di vento per distruggerlo. Il vecchio urlava come un pazzo, voleva liberarsene a tutti i costi.
Dopo un buon quarto d'ora l'uomo si avvicinò a me e mi disse che me l'avrebbe fatto pagare poco e niente. Gli chiesi il perché di tutta quell'agitazione e lui mi rispose che l'oggetto era maledetto. La cosa era sempre più interessante e alla fine lo comprai, ma il vecchio mi avvertì di non romperlo per nessun motivo, proprio a causa della maledizione. Lo portai a casa e lo misi su un tavolino nel mio salotto. Alcuni giorni, quando mi alzavo per farmi un caffè alla mattina, vedevo che pendeva leggermente da una parte, ma non ci facevo molto caso. Ora, a distanza di trent'anni, sono convinta che quel piccolo oggetto cambiava la pendenza in base alla giornata. Infatti la maggior parte delle volte che mi capitava qualcosa di irritante o triste la parte a destra pendeva sempre un po'. 
Adesso sono nella mia soffitta. Ormai sono vecchia, ma rivedere foto e oggetti della mia giovinezza mi fa comunque molto piacere. Vedo uno scatolone strano, non ricordo di averlo portato qui. C'è qualcosa dentro quella scatola. E' aperta (strano), e non porta nessuna etichetta. Dentro c'è quello strano oggetto di cui parlavo prima. Lo tiro fuori dalla scatola e vedo che pende completamente a destra. Un segno forse? No, sicuramente dopo tanti anni si è rotto, non può significare niente. Lo prendo e lo porto in camera, mi siedo sul letto e lo osservo. Noto molti particolari che trent'anni fa non c'erano. Forse saranno i segni della vecchiaia? Forse quell'oggetto è vivo... No, non può essere. Ma solo ora ricordo una frase che mi disse quel vecchio. Mi aveva avvertito. Adesso quel piccolo oggetto rappresenta me, la mia vita. Lo accarezzo per togliere un po' di polvere, ma si spezza. Ora sono due pezzi separati. Cerco in ogni modo di sistemarli, ma i due lati si respingono. Sento un brivido freddo che mi percorre la schiena, il buio si impossessa della mia vista. Il sipario si è chiuso, lo spettacolo è finito. 

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