martedì 26 novembre 2013

Guardando tutto da dietro


''Gli occhi sono lo specchio dell'anima.''
Alcuni occhi rifletto il carattere, 

gli sguardi sono trasparenti, limpidi e sinceri.
Non è forse il nostro caso. 
Gli occhi di quella dama di compagnia, invece, erano vuoti.  
Stava tutto dietro, dentro.
Lei vedeva ciò che succedeva nella stanza. 
Lei scrutava ogni minimo movimento, apparentemente passivamente ma realmente molto interessata. Seguiva con lo sguardo ogni mossa.
Dietro a quegli occhi che fissavano, lateralmente, l'assenza. 
Sono quegli sguardi che bisogna imparare a capire, quelli che non si comprendono subito. Sono quelli che nascondono, forse volontariamente, un mondo. Non sono quel che sembrano. 
La ragazza aveva praticato due fori, proprio agli occhi, in un quadro della stanza.
Guardava da dietro, dall'altra stanza. 
Era curiosa della vita di corte, di ciò che avveniva e che nessuno sapeva.
Voleva semplicemente sapere. 
Ogni giorno si affacciava dall'altra parte del muro e scrutava ciò che avveniva nell'altra stanza dai due buchi. Continuò per giorni.
Aveva scoperto molte cose, intrighi amorosi, scandali politici, aveva persino  scoperto l'amante della cuoca e che il postino nascondeva le lettere. Aveva scoperto qualche episodio insignificante ma anche segreti di stato. 
Non era come le altre quella dama, non avrebbe venduto informazioni importanti, era solo desiderosa di scoprire. E scoprì.
Si fermò. Si interrogò sul senso di ciò che stava facendo. 
Pensò a cosa servisse sapere tanto e a cosa poteva fare ora.
Stanca del peso di tutti quei segreti, se ne andò. 


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