in quel momento
nulla era importante, tutti erano troppo impegnati ad ascoltarle per fare
qualsiasi altra cosa. A nessuna importava se colui che riusciva a suonare
quelle note era un barbone. Si proprio così, un semplice barbone. Ogni sera
l’uomo suonava davanti all’uscita della metro, era impossibile non fermarsi ad
ascoltare il suo violino, era come se riuscisse a fargli raccontare una storia.
Molti bambini dovevano essere trascinati via a forza dalle madri, e la maggior
parte delle persone si chiedeva come facesse un barbone a suonare uno strumento
così bene.
Nessuno sapeva che quel barbone era un musicista. Colui che
si vestiva di stracci e suonava fuori dalla metro non era un poveraccio ma un
musicista, l’uomo era alla ricerca della musica, quella che non si può imparare
sui libri, quella che ti arriva al cuore e ti fa commuovere.
Il musicista suonava in una grande orchestra, ma appena
poteva suonava per strada. Aveva ricevuto molte più soddisfazioni davanti
all’uscita dalla metro che in teatro; i bambini chiedevano ai genitori di poter
iniziare a suonare, e gli adulti si commuovevano, nessuno aveva mai sentito una
musica così, che ti arrivava al cuore.
ascoltarle> c'è una ripetizione
RispondiEliminaSi proprio> Sì proprio
della metro> del metro
quella che ti arriva al cuore e ti fa commuovere.> quella che arriva al cuore e fa commuovere.
discreto