Mezzogiorno.
Osservavo la mia ombra allungarsi enormemente in un'immensa distesa di sabbia.
Il sole troneggiava nel cielo e stendeva un sottile velo giallo sul paesaggio ai suoi piedi.
Ero accecato da tutta quella luce e, incapace di riconoscere qualsiasi immagine se non quella di me stesso, restavo ad ammirare delle strane figure di colori più scuri ed opachi.
Mi muovevo lentamente e faticosamente; stavo camminando in un oceano sabbioso da ormai un paio d'ore ed il sole aveva già colorato quel lembo di pelle che sfuggiva alla sciarpa di seta morbida che mi avvolgeva il capo.
Iniziavo a sentirmi stanco; esausto.
Non so tutt'ora se fosse realtà o solo una grande allucinazione, ma attorno a me iniziarono a muoversi svariate figure dalle forme e i colori più diversi.
Pressappoco al centro di tutto questo, una macchia di colore azzurra, la mia salvezza: l'acqua.
La mia testa cominciò a girare, girare, girare.
Quando riaprii gli occhi, fui inondato dal manto nero della notte.
Ero nel deserto, solo.
tutt'ora > tuttora
RispondiEliminamolto bello!