domenica 17 novembre 2013

Nessuno.

Sta scappando.
Nessuno la rincorre.
Si è persa.
Nessuno la cerca.
È scomparsa.
Nessuno se n'è accorto.


La sua anima si era rotta, nessuno poteva o voleva aiutarla perchè nessuno se n'era accorto. Era caduta e non riusciva a darsi una spiegazione. Vagava per le strade di nessuno con la musica nelle orecchie. Non sapeva cosa fare. Si dice che correre aiuti a pensare, e lei lo faceva, ma si perdeva ancora di più. Gli occhi erano neri: stava cadendo nel vuoto e non c'era nessuno a salvarla.
Solo lei sentiva il rumore della sua anima che si spezzava; la sentiva forte e chiara, quasi quanto una casa che crolla. Perchè non c'era nessuno ad aiutarla a raccogliere i cocci? Tutti sono così presi da loro stessi, che non possono pensare a lei?
E perché la sua anima si era spezzata? Perché i problemi, le delusioni, i soprusi sono diventati più dei successi? Il loro peso l'hanno fatta andare in frantumi, le hanno fatto dimenticare chi era. Era sola, sola e spezzata dentro, che è molto peggio che essere feriti all'esterno. Avrebbe preferito di gran lunga avere una bel livido da qualche parte o anche un ginocchio rotto, invece di avere l'anima piena di tagli, dei tagli uguali a quelli della sua maglia bianca.
Sta scappando, perchè non sa chi è.
Si è persa, perchè è sola.
È caduta, perchè sta male.
Si è rotta, come la maglia.

"Ma una tazzina da thè che si rompe, ho pensato, fa comunque più rumore di una persona che crolla. Che rumore fa una persona che crolla? E se non fa rumore, chi viene a raccoglierla?"
Cit. Carmelita Zappalà

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