lunedì 4 novembre 2013

Scappatoie.

Un tiro.
Un tiro e tutto sarebbe scomparso.
Sarebbero scomparse tutte le preoccupazioni le ansie e i rimpianti.
Sarebbero scomparse le delusioni e le sconfitte.
Era facile come respirare.

Un sorso.
Un sorso e tutto sarebbe affogato.
Sarebbero affogati i malumori, le depressioni e le arrabbiature.
Sarebbero affogati i rancori e i tradimenti.
Era facile come bere un bicchiere d'acqua.

Un respiro.
Un respiro e tutto si sarebbe dissolto.
Si sarebbero dissolti gli insulti, i pregiudizi e le offese.
Si sarebbero dissolte le occhiate in tralice e le frasi maligne.
Era facile come percepire l'odore di un fiore.

Una puntura.
Una puntura e tutto sarebbe volato via.
Sarebbero volati via tutti i pensieri, le giornate no e quelle di pioggia.
Sarebbero volate via la solitudine e la depressione.
Era facile come lasciarsi pungere da una zanzara.

E ogni volta tutto si confondeva in un marasma dove nulla aveva aveva più limiti o confini, tutto volteggiava sospeso in un limbo luminoso, leggero, svuotato da ogni forma di realtà.
Un luogo pervaso da una felicità fittizia, dove tutto riacquistava i propri contorni dopo solo poche ore.
Un luogo invitante, dove saresti voluto tornare sempre più spesso e dove, ogni volta, speravi che i confini non si riformassero mai.

1 commento:

  1. dato che sei in grado di scrivere bene, cerca di rispettare le consegne!
    il testo è bello, ma non esagerare nella scelta di vocaboli "ad effetto"

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