Canna

Mostrai per la prima volta a mio figlio Jack, Canna, come la chiamavo io da piccolina. Ne rimase stupefatto. Incuriosito, ma allo stesso tempo affascinato. Ma la cosa che lo stupiva di più, era la storia di quel giocattolo.
Lo vinsi alla fiera. Avete presente quelle bancarelle dove, se peschi 10 cigni di plastica, ti regalano un giocattolo? Ecco, lo vinsi lì.
Quando me lo darono piansi. Lo odiavo. Era orrendo. Dai, diciamocelo, non è 'sto gran che come gioco..
Va beh, ad ogni modo, lo vinsi lì.
Avevo litigato con il propietario della bancarella, perchè volevo il peluche, e lui insisteva per darmi  Canna.
Arrivai a casa e la prima cosa che feci fu buttarlo nel cestino. Mia mamma mi vide e lo raccolse.
Era convinta che un giorno mi sarei accorta della sua bellezza nascosta e l'avrei usato moltissimo.

 

 

Aveva pienamente ragione. Un giorno venne una mia amica a giocare a casa mia. Vide la canna e ne rimase stupita. Mi chiese se ci giocavo spesso e io dissi di si, mentendo. Rimase dispiaciuta perchè voleva che glielo regalassi. Se ne andò verso sera e io andai in camera mia e presi Canna. Cominciai a giocarci, giocarci e giocarci fin quando non me ne affezionai. Era diventato il mio giocattolo preferito. Facevo qualsiasi con lui. Andavo a fare il bagno, in vacanza, in piscina, a scuola.. andavo ovunque con lui. Fin quando crebbi e dovetti dimenticarmene. La mia testa lo dimenticò, ma il mio cuore mai. E' e rimarrà per sempre un ricordo della mia infanzia. Un ricordo fantastico. E ora lo lascerò a Jack, sperando che lui lo tratti bene come io inizialmente non ho saputo fare.