mercoledì 27 novembre 2013

Giovane tristezza

Dalla finestra, con sguardo assente, fissava l'erba muoversi dolcemente al fruscìo del vento. I gomiti appoggiati sul davanzale e il viso tra le mani, il sole che risplendeva sulla sua pelle di pesca, giovane.

martedì 26 novembre 2013

Gioco di sguardi

5460, 5461, 5462…
5462 persone.
5462 volti differenti gli uni dagli altri.
5462 vite.
5462 respiri.
5462 cuori.

Caos interiore

Ormai dev'essere trascorsa quasi un'ora. Almeno lo spero.

Oltre lo sguardo...

Che sguardo assillante...

La ballerina


La gita, quale studente non vede l’ora che arrivi quel fantastico giorno?! Si è proprio vero, ogni singolo ragazzo aspetta con ansia quegli spensierati  due o tre giorni quando: non si è costretti a stare cinque o sei ore seduti ad un banco, non ci sono verifiche o interrogazioni da preparare e si può stare in compagnia degli amici.

Il commediante

Ancora devo capire come hanno fatto ad incastrarmi.

Diversità

Guardando questo ritratto la prima cosa che noto sono i tratti del volto, molto belli e fini con una caratteristica di bontà, da bravo ragazzo.
Poi,però, mi soffermo sullo sguardo e soprattutto mi colpiscono gli occhi. Sembra stia dicendo all'autore che lo ritrae:« Voglio essere un bravo ragazzo, studioso, gentile, educato e fiero del nome che porto.» Infatti, guardando le mani raccolte su questi fogli, esse sembrano voler dire quanto lui ci tenga ad essere così.
In questa opera c'è una tenda rossa, dove dietro si intravede una scultura che rappresenta dei nudi maschili in un momento di allegoria.
Mi fa pensare che questo ragazzo voglia trasmettere un messaggio, cioè di far capire, a chi lo guarda, chi è realmente. La sua diversità, cioè l'essere gay, non lo porta ad essere una persona diversa.
A mio parere, la diversità non può portare altro che ricchezza interiore.

Guardando tutto da dietro


''Gli occhi sono lo specchio dell'anima.''
Alcuni occhi rifletto il carattere, 

Umanità

Non mi piaceva. Zero. Sia esteticamente, che caratterialmente.
Era egoista, egocentrica, viziata, presuntuosa, fredda, antipatica. Non aveva niente di buono. In ogni cosa che faceva pensava solo a se stessa.

Angelica.

Capelli di fuoco, occhi di velluto nero, labbra di pesca e pelle di luna. Profumava d'inverno.
Era lei; era Angelica, di nome e di fatto.
La osservavo silenziosa mentre fissava il paesaggio esterno con sguardo velato di una leggera innocenza a causa della giovanissima età.

Immobile

Ci passai velocemente davanti, lui era un ragazzo.

L'arcobaleno

Sono una giovane ragazza di origini aristocratiche. Pelle chiara, capelli  ondulati e rossi, molto graziosa, o così dicono in molti. Sono sempre stata circondata, sin da piccola, da artisti, musicisti, pittori e scultori e ho sempre posseduto i gioielli più preziosi e gli abiti più sontuosi. Ma la mia vera passione era la natura. Invidiavo i contadini che, pur non avendo nulla, passavano la loro giornata immersi nei campi, conoscevano i tempi del raccolto. Passavo i miei pomeriggi nel grande giardino che circondava il castello in cerca di piccoli animali. Una mattina mi svegliai, guardai fuori dalla finestra e subito il mio sguardo venne catturato dalle nubi cariche di pioggia. Stava arrivando una tempesta.

Siamo nati per morire.

E fu proprio in una fresca giornata d’autunno, che la vidi per la prima volta.

I MIEI AVI

Era in quel salone lungo e oscuro che io e la mia famiglia ci riunivamo per pranzo e per la cena.

Non avrei dovuto farlo

Preoccupata, ecco cos'ero.

ISABELLA

Ero una giovane principessa,  nata da una famiglia nobile, i miei genitori volevano il meglio per me.

Storia vera

Spesso lo guardava, sperando si girasse. Nulla. A volte, stupidamente cercava di parlare con lui, ma senza successo.

Nebbia di ricordi

Erano circa le sei di pomeriggio .

lunedì 25 novembre 2013

LA COMMEDIA

Siamo agli inizi del sedicesimo secolo,Inghilterra.
Amara,una giovane nobile donna,ogni venerdì sera,va in un palazzo ad ascoltare e celebrare uno straordinario autore di questi tempi,William Shakespeare .

domenica 24 novembre 2013

Distinguersi per non estinguersi


Credo che lui sia stato il ragazzo più intelligente che io abbia mai conosciuto, pur non essendo uno di quei secchioni che prendevano tutti dieci anche nelle versioni più difficili.

La camera spaventosa

E' notte fonda ed io sono ancora sveglia.

BASTA

A coLui o coLei che stesse leggendo questa lettera, salve!                                         Parma, 13 Aprile 1533
Come introduzione riassuntiva della lettera posso usare solo una parola: basta.

Immortalato con un flash nel "fiore della giovinezza"

Fermo. Me ne stavo immobile davanti al pittore nella sala grande del castello. Quello era uno dei miei primi ritratti e doveva venire meglio che mai.

sabato 23 novembre 2013

Amalia


"Amalia! é ora di andare!" mi disse mio padre. Era un giorno importante per me. Dovevo fare la modella per un pittore ed era da tanto tempo che aspettavo questo momento.

domenica 17 novembre 2013

Colore neutro

La notte era appena calata.

Andrea

Andrea s'è perso, s'è perso e non sa tornare.

Galway

Gli abitanti di Galway si erano ormai abituati alla pioggia che scendeva interrottamente da un paio di giorni.

I re

Mio padre mi guardava, fiero.

Scars

Erano passati due anni da quando se n'era andata da quel posto.

Come ci avrà creato Dio?

Dio, l' Essere con la "e" maiuscola. L' Onnipotente, l' Onnisciente, l' Onnipresente, tutti appellativi con l' iniziale maiuscola. Colui che creò tutto e tutti, che è uno e trino, che cacciò Adamo e Eva dal paradisiaco Paradiso Terrestre.

Il tatuaggio

Jenny, una bella ragazza di trent'anni, da un po' di tempo aveva deciso di farsi un tatuaggio. Ma non un semplice tatuaggio, bensì un disegno che raccontava della sua vita.

It was just a dream (?)

Una notte tempestosa,con correnti fredde,stava per raggiungere gran parte del Canada.

Revolver


“ti dedico
la mia vendetta
e un buco di proiettile”
-Baustelle, Revolver

La puntina del giradischi, dopo aver raccolto tutti i più piccoli e invisibili granelli di polvere posatisi col tempo sul nero vinile da 33 giri,  scivolò per tutta la base, raggiungendone il centro. Il braccio metallico scattò con un rumore sordo, ritornando al punto di partenza, immobile, pronto per essere nuovamente posato sul disco.

La fine di una generazione.

Era una triste giornata d'inverno. Doveva essere all'incirca gennaio. L'anno nuovo era cominciato da poco; ciò significava che, da quel momento in poi, come ogni anno, ogni bambino appena nato sarebbe stato sottratto ai genitori, ritenuti incapaci di allevare i figli con gli ideali necessari.

L'ultimo disegno

Peter era un uomo di circa quarant'anni. Non aveva mai avuto amici, non gli piaceva uscire. Preferiva stare in soffitta a disegnare. Era la sua vera passione, l'unica cosa grazie alla quale sapeva esprimere quello che provava davvero. E dopo anni di isolamento niente era cambiato. Era ancora in quella soffitta, con un quaderno e una penna stilografica nera. Il suo stile era molto particolare: tutti i suoi disegni erano in bianco e nero, stilizzati e astratti. Nelle pagine di quel quaderno era scritta una storia ambientata in una realtà diversa dalla nostra, nella quale Peter si sentiva accettato.

Tagli invisibili.

14:30
Mamma è appena tornata dal lavoro.
Mi ha appena sgridato (come sai).
Mio fratello viene in camera mia e mi chiede cos'ho combinato questa volta.
Gli sbatto la porta in faccia.

LA BELLAZZA DELLA CITTA'


Grigia, inquinata, sporca, sovrappopolata: queste sono le parole che a molte persone vengono in mente pensando alla città.

Nessuno.

Sta scappando.
Nessuno la rincorre.
Si è persa.
Nessuno la cerca.
È scomparsa.
Nessuno se n'è accorto.

IL TEMPO NEL WEST NON ASPETTA

In un bar del Texas due personaggi con degli sguardi, che sembravano fulminare ogni persona che cercava di incrociare il loro.

Tagli


Con un grembiule, un paio di guanti e un coltello ero pronta.
Una luce soffusa mi faceva vedere abbastanza chiaramente il lavoro che avrei dovuto fare.
Sulle sottili labbra sorridenti di rabbia avevo un rossetto scuro, il più rosso di tutti.

Graffi

Ero triste. Mi sentivo vuota, come se nulla ora avesse più senso. La casa senza di lui era desolata, i suoi leggeri passi non facevano più continuamente su e giù dalle scale.

Lui

scritto da Alessia Rossi

8 settimane.
8 orribili  settimane.
Piene  di dolore,  angoscia,  freddo, fame, sete, terrore, sopportazione.

sabato 16 novembre 2013

IL DUELLO

James Rider era impaziente,nella sua camera di quello squallido albergo,era in attesa che le ore passassero il più velocemente possibile perché James quel giorno aveva un appuntamento al quale non voleva assolutamente mancare.

venerdì 15 novembre 2013

UN IMPORTANTE REPERTO

Sono uno storico. 
Mi sono laureato da poco e credo che capire e sapere la storia che ci ha resi come siamo oggi,sia fondamentale.

mercoledì 13 novembre 2013

TARGET

Quando ho aperto gli occhi, ero sdraiato su una barella all'ospedale di New York. Immediatamente mi sono chiesto: "Perché mi trovo qui?"

lunedì 11 novembre 2013

La notte

Ero sdraiato a terra, privo di forze. Mi rialzai, a fatica: avevo la fronte sudata, ero tutto sudato. Un liquido caldo mi scendeva dalla tempia: lo toccai con la mano e la portai alla bocca: era sangue.

Brezza notturna

Era ancora lì. Lo sapevo.

domenica 10 novembre 2013

Il richiamo degli inferi

Elly e John, due giovani esploratori e studiosi di storia antica, erano stati incaricati dall'Università di San Francisco, in California, di recarsi in Sud America per condurre degli scavi archelogici nell'area di Urubamba, città peruviana nel cuore della Valle Sacra.

L'equilibrio di due amanti

È tutta una questione di equilibrio.

I denti dei giganti

Sparsi per il mondo li troviamo. Sono erormi. E tutti gli stolti credono siano pietre, utilizzate per qualche strano motivo da antiche popolazioni. Si, forse, per un certo senso hanno ragione.

Il mondo di Dario.

Uno spiraglio di luce penetrò nella stanza di Dario,  attraversò la piccola finestra dai vetri colorati lasciando che il calore di un tiepido sole invernale la riscaldasse.

Eden

Ad Iris era capitato molte volte di vedere i suoi nonni parlare a bassa voce con un'aria nostalgica, ma si era resa conto che ogni volta che la scorgevano questi sussurri cessavano immediatamente.

I dischi volanti

Mi trovavo in un posto strano,indiscreto,privo di frontiere.

il giocattolo


“Se si è poveri come si fa ad avere tanti giocattoli?”. Questa era la domanda più ricorrente tra i compagni di classe, perché un bambino povero si vantava di avere così tanto giochi che ne avrebbe potuto regalare uno ad ogni bambino della scuola?!

La porta

Ad essere sincera, faccio fatica a trovare l'ispirazione per creare una storia con quest'opera.

Canna

Mostrai per la prima volta a mio figlio Jack, Canna, come la chiamavo io da piccolina. Ne rimase stupefatto. Incuriosito, ma allo stesso tempo affascinato. Ma la cosa che lo stupiva di più, era la storia di quel giocattolo.

Ormai siamo in pista, quindi balliamo!

Non avrei mai pensato di ritrovarmi in una situazione del genere a diciassette anni.
Il mio corpo è cambiato, io sono cambiata.

I gemelli siamesi.

Era una giornata di novembre. Nel villaggio scendevano curiose le nuvole, formando un consistente strato di nebbia che impediva ai passanti di distinguere qualsiasi cosa si trovasse a pochi passi da loro. 
Una giovane donna si faceva largo per raggiungere l'ospedale il più in fretta possibile. 
Accanto a lei c'era un uomo sulla trentina, o forse più giovane, che le stringeva la mano come se dovesse darle coraggio. Il ventre prorompente della ragazza la costringeva a movimenti goffi e sgraziati e la obbligava a cercare sostegno nel compagno. Il suo volto era perennemente contratto in una smorfia di dolore, che pareva aumentare ad ogni passo.

L'oggetto maledetto

Era un piccolo oggetto, dalle forme e colori molto vari e strani. L'avevo comprato ad un mercatino da un vecchio pazzo. Ricordo quel giorno come fosse ieri.
Ero ad una fiera in un paesino, ma c'era molta gente. Incuriosita, mi avvicinai alla bancarella di un vecchio. Era una specie di bilancia e aveva un equilibrio molto precario. Bastava un dolce soffio di vento per distruggerlo. Il vecchio urlava come un pazzo, voleva liberarsene a tutti i costi.

No sense

Pietre che fanno rimbalzare uomini sulla superficie di un lago.

L' ACCHIAPPASOGNI

Urlavo a squarciagola ma nessuno mi sentiva , veniva in mio aiuto.

ARCHITETTURA MAGICA

C'era una volta un bambino, che credeva alla magia e a tutto quello che riguardava il mondo magico.

sabato 9 novembre 2013

La nave dell'immaginazione

Uno spiraglio di luce mi illuminò il pallido volto.

Loro

Loro erano giovani e vecchi. Maschi e femmine. Gentili e arroganti. Allo stesso tempo, insieme.
Loro abitavano spazi inesistenti che si rendevano visibili qualche volta, quando capitava, senza un perché.


IL MONDO

Vi chiederete cos'è quest'arte,e vi risponderete con un " cosa rappresenta?".
Tutto è iniziato dalla settimana scorsa,quando la professoressa di geografia ci chiese di portarle una ricerca un po' strana.

UN SOGNO REALIZZATO

Giovanni si era da poco laureato,era diventato avvocato.

giovedì 7 novembre 2013

LA GRANDE FAMIGLIA DEI MARINAI

Scritto da Alessia Rossi

Mi ero appena svegliato e l’aria fresca mi sfiorava le guance.

Angoli, punte, squarci: rabbia, impotenza

Sono sempre stata innamorato di quel particolare gioco che si trovava nella mia stanza, esattamente sopra il mio lettino.

lunedì 4 novembre 2013

Caos

E me ne stavo crucciato al lavoro,rannicchiato sulla mia scrivania,con la fronte corrugata.

Scappatoie.

Un tiro.
Un tiro e tutto sarebbe scomparso.

Vivo per lei

In molti penseranno che ho vissuto una vita infelice a causa della mia famiglia disastrata e della mancanza di amici pronti ad aiutarmi.

domenica 3 novembre 2013

Soave melodia

La pioggia scendeva ininterrottamente da più di un'ora. 

Karl e il cavaliere blu

Karl era un bambino di 8 anni che viveva a Francoforte.
Era un bambino molto energico, entusiasta di conoscere e fare nuove cose, non aveva molti amici, ma con quelli andava molto d'accordo e voleva loro molto bene.

L'amico più caro

La gente lo ignorava, ma lui era sempre nella stessa via, con il suo violino, a suonare la sua melodia.
La custodia non conteneva più di 5 euro, ma ogni sera lui suonava.
Amava la musica, l'unico vero amore della sua vita.

Il deserto dei segreti

Un occhio che mi scruta, uno spicchio di deserto, sabbia calda sotto i passi e tra le dita.
Una giostra di colori dentro ad un alito di vento, un caos di forme e di profili come trottola impazzita.

Un altro mondo

Era mattina. Mi ero appena svegliato da un sogno stranissimo, sembrava reale e mi ricordavo perfettamente tutto.

Davvero un bellissimo quadro!!

Il violino è sempre stata la mia passione. Quando ero piccolo, ogni sera mi piazzavo al centro del salone di casa mia e suonavo davanti ai miei genitori.

LE NOTE

Le note sovrastavano tutto. Quando venivano suonate era come se tutta Parigi si fermasse per qualche istante ad ascoltarle,

Eco.

Ogni nota si perde nell'eco
di queste promesse infrante
di queste parole buttate al vento

e volo sopra i tetti delle case
aspettando una luce che non arriva mai
le notti proseguono

cerco un posto per la mia testa
dove i miei resti lascino spazio alla musica del violino
e cado giù, nell'eco.


LAND, OCCHI DI GHIACCIO

di Alessia Rossi
Correva l’anno 1600 e Land, meglio conosciuto come Occhi di Ghiaccio,  cavalcava verso una meta ben precisa, come sempre.  

Lei

Venti freddi spiran da Settentrione.
A inverno inoltrato, la neve scende
e copre tutto, il gelo s' impone.

Eccola là, paziente che m' attende
con quel suo dolce e bel sorrisino
che mi manda in confusione la mente.

Da lontano non s' ode che un violino,
piccioli tintinnanti in un cappello,
fan contenti il ragazzo e l' uccellino.

Rallegrati da quel freddo fardello,
possiam giungere al perfetto tepore
con un abbraccio, il fiore all' occhiello.


Realtà distorta.

Mezzogiorno.
Osservavo la mia ombra allungarsi enormemente in un'immensa distesa di sabbia.

Fantasia

Mi ricordo che, quando ero piccolo, la maestra mi disse: - Ma che bello, cos'hai disegnato?-

LA PASSIONE PER IL VIOLINO

Paolo era un bambino di 12 anni. 
La sua passione per la musica classica era nata da quando l'aveva sentita per la prima volta in un programma televisivo.

IL VIOLINO

Il violino uno strumento difficilissimo da suonare, ma di un suono delizioso di cui ti potresti innamorare.

sabato 2 novembre 2013