Vacanze,vacanze!Finalmente sono arrivate, aspettavo con ansia solo quelle.Non importa se al mare, in montagna o in una città d'arte ma non vedo l'ora di divertirmi in uno qualsiasi di questi posti
.Al mare,mi rilasso abbronzandomi al sole, mi tuffo nell'acqua increspata dalle onde e alla sera mi scateno con gli amici nella discoteca del villaggio.In montagna ammiro gli stupendi paesaggi e durante le lunghe passeggiate nei boschi rimango speso estasiata alla vista di animali selvatici. Nelle città d'arte visito chiese e musei apprezzando la maestosià e l'arte di un tempo e mi diverto a fare shopping nei negozi del centro. Ma alla fine della vacanza per me e tutta la famiglia si torna purtroppo al "Presto, che è tardi".
"Presto che è tardi" mi dice la mamma quando mi sveglia alla mattina per andare a scuola.
"Presto che è tardi" mi dice il papà per andare in palestra per l'allenamento di pallavolo.
Ma anche per loro "Presto che è tardi" è una frase quotidiana e capita quando vanno a lavorare , a fare la spesa , quando devono fare la fila per pagare bollette di acqua, luce , gas. Tutto questo correre è un dispendio di energia e causa ansia perchè oramai la vita si sta riducendo a una serie di impegni che invadono la totalità del giorno. Bisognerebbe affrontare la vita quotidiana come un piacere e non come un dovere.
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