Ma a quanto pare lo pensava solo lei; per qualche astruso motivo fin dai primi giorni di prima elementare gli altri bambini tendevano a escludere Jake, a ignorarlo senza alcun motivo preciso.
Mentre addentava il suo biscotto ad Emily venne in mente un'idea grandiosa (per quanto possa essere geniale l'idea di una bambina di terza elementare).
Nei giorni seguenti si impegnò nell'impresa di convincere almeno una ventina di persone a mettere in atto il suo piano: dai suoi genitori ai compagni di classe.
I giorni scorrevano frenetici per Emily e il suo piano geniale prendeva lentamente forma.
Ormai restava solo da convincere Jake a presentarsi a casa sua per la data prestabilita.
Jake rimase molto sorpreso dall'invito di Emily ma comunque era felice che qualcuno si interessasse finalmente a lui. Quando entrò in casa di Emily il bambino vide tutto buio e si spaventò parecchio fino a quando le luci si accesero e da ogni nascondiglio possibile saltarono fuori parecchi bambini urlando:
"BUON NON-COMPLEANNO JAKE!"
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