domenica 6 gennaio 2013

Attraverso la meraviglia la gratitudine

Ormai siamo abituati a dare tutto per scontato, siamo convinti che tutto sia dovuto, in particolare la natura.

Non ne abbiamo quasi più rispetto e ci dimentichiamo che anche le piante e gli animali siano esseri viventi come noi, viviamo come se fosse lecito distruggere foreste o uccidere animali senza neanche renderci conto della loro immensa bellezza, ormai non ci stupiamo più della meraviglia del mondo, della maestosità delle montagne, della purezza dell’acqua che scorre libera nei torrenti. Sono altre le cose importanti, o almeno così pensa la maggior parte della gente.
Mi stupisco sempre di come si possa preferire un villaggio turistico con qualsiasi confort e lagune artificiali a invece una baita appartata in mezzo ai boschi sulle montagne dove si può sentire il vento che si districa negli oscuri pini, vedere la luna che si specchia nelle acque erranti di un lago, sentire i versi soffusi degli abitanti del bosco .
Io vivo in città, e mi piace, ma ho sempre avuto una passione per gli animali e per la natura e divento triste al pensiero che piano piano l’uomo sta distruggendo tutto.
Sono appena tornata dalla montagna, non c’era neve. Siamo a gennaio e in montagna non c’è la neve? È assurdo ed è anche colpa dell’uomo che ha sballato completamente i ritmi della natura, e ciò che è peggio, non si fermerà qui, continuerà a farlo perché le sue priorità sono altre.
Nonostante l’uomo abbia abitato per secoli in mezzo alla natura, la quale gli ha dato vita e lo ha nutrito, egli ha scelto di pensare a se stesso, e purtroppo lo stile di vita è diventato questo ed invece di cercare un rimedio ne si accentua il progresso secondo i canoni che vengono impartiti dalla società moderna.
L’uomo si crede invincibile, ma presto la natura si ribellerà a tutto questo e l’uomo non potrà farci niente se non rimanere a guardare alla lenta degenerazione del pianeta e quando finalmente se ne accorgerà sarà troppo tardi, temo.
L’uomo moderno guarda con disprezzo le ultime società primitive, cerca di modernizzarle, ma forse farebbe meglio imparare qualcosa da loro. I nativi americani, per esempio, prendevano solo ciò che era necessario per la loro sopravvivenza e non dimenticavano mai di ringraziare lo spirito dell’animale morto per loro. È dalla gratitudine che dobbiamo ricominciare, essere grati è il primo passo verso una armoniosa collaborazione con la Natura e l’inizio del declino del dominio.

2 commenti:

  1. è giusto il rispetto, per tutto

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  2. Mi é piaciuto molto e sono totalmente daccordo con te! Comunque se tutti la pensassero come te, sarebbe certamente un mondo migliore... Ma forse non si chiamerebbe mondo! :-)

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