venerdì 11 gennaio 2013

L'ultimo giorno del 1422

Dalla finestra Sophia osservava tutto, ogni piccolo spazio del cielo. La luna taciturna vegliava sulla notte che avvolgeva tutto nella sua immensità. Da camera sua vedeva tutto borgo sottostante. In cima ad esso spiccava una casa, di nobili...la sua.

Ricordava ogni singolo momento in cui tra le vie della cittadella aveva incontrato quel giovane ramingo, che le aveva rivolto lo sguardo piú dolce. Si chiamava Farahmir, era conosciuto per le sue imprese come guerriero. Era veramente valoroso, e senza dubbio il ragazzo piú bello che avesse mai visto. Portava i capelli lunghi fino alle spalle, la barba era corta e gli occhi azzurri, profondi come il mare. Quel giorno fortunatamente Sophia sarebbbe dovuta ritornare sola a casa perché il padre doveva trattenersi in paese per discutere con dei contadini sugli appezzamenti di terreno. Mentre percorreva la strada del ritorno, incotrò il giovane Farahmir, lui la volle accompagnare fino a casa e alla fine le diede un tenero bacio, sapendo che lei non si sarebbe tirata indietro e prima di andarsene le disse:"non ho mai visto nessuna bella come te, spero di rivederti al piú presto...". Sophia sorrise e rispose:" certo, ogni giorno tu passa dalla foresta che costeggia il sentiero per giungere qui la settimana prossima, appena potrò verrò". Purtroppo però Sophia scoperta dalla madre non poté piú rivedere il giovane, ma lei sperò sempre. Dal quel momento tutte le sere si affacciava alla finestra cercando di ricordare l'unico momento passato con lui. Giunta la fine dell'anno 1422 la madre di Sophia era molto malata...la giovane colse l'occasione e fuggí costeggiò tutta la foresta e infine lo vide, la stava ancora aspettando Farahmir. Fuggirono e passarono la notte insieme. Non si lasciarono mai piú, vissero sempre insieme in compagnia del loro amore, come Sophia aveva sperato il l'ultimo giorno del 1422.

4 commenti:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.