"Children,
don't play with children you don't know":
ogni mattina le stesse parole, in tono più lamentoso che autorevole,
e che la vastità della spiaggia inghiottiva e disperdeva senza eco.
I due ragazzi, un maschio e una femmina, erano avvezzi a riceverla
come un segno di stanco commiato che significava, in sostanza, "fate
il comodo vostro e non seccate".
E ogni mattina Mike e Anna
rispondevano svogliatamente: “Yes mum...”. “And don't make
trouble, be careful, ok?”, “yes, mum...”
Dopo
le solite raccomandazioni i due ragazzi si trovarono finalmente
liberi di fare quello che gli pareva. Cominciarono subito con un bel
bagno in mare per godersi la freschezza mattutina e la trasparenza
dell'acqua dovuta alla bassa marea. Presero maschera, boccaglio e
secchiello e andarono subito un po' più al largo per riuscire a
catturare qualche granchio con cui giochicchiare un po'. L'acqua era
così limpida che riuscivano a scandagliare un grosso pezzo di
fondale restando fermi in un punto. Dopo aver racimolato un bel
gruppo di granchietti, Mike ebbe l'idea di andare sugli scogli a fare
i tuffi. Ma non sapevano che dopo gli scogli l'acqua diventava
pericolosamente più fonda. Andarono fin sulla punta senza stare
molto attenti a dove mettevano i piedi. Una volta arrivati cominciò
la loro gara dei tuffi. Partì Anna che con il suo tuffo di testa
sfiorò per un pelo la punta di un grosso scoglio sommerso. Mike a
quel punto si rese conto che tuffarsi da lì era molto pericoloso,
così tentò di convincere la sorella a tornare in spiaggia. Anna
però era irremovibile, era troppo entusiasta. Mike allora si sedette
a guardarla. Dopo una serie interminabile di tuffi e il continuo su e
giù dagli scogli, qualcosa andò storto. Mentre stava di nuovo per
tuffarsi Anna scivolò colpendo uno scoglio con la testa e cadde in
mare. Senza pensarci un secondo Mike si lanciò per salvare la
sorella che aveva perso i sensi e rischiava di affogare. Tentò di
fare la respirazione bocca a bocca, ma Anna non si risvegliava.
Allora decise di portarla in un posto più sicuro e più alto, dove
le onde non l'avrebbero travolta, per andare a chiamare qualcuno. La
appoggiò su uno scoglio abbastanza piatto e sopraelevato e corse a
chiedere aiuto. Non molto lontano trovò un pescatore che stava
preparando i suoi attrezzi. Gli spiegò la situazione e si
precipitarono da Anna. In due riuscirono a trasportarla fino alla
riva. Chiamarono l'attenzione dei bagnini, e intorno si era già
formato un piccolo gruppo di curiosi. Dopo vari tentativi di
rianimazione, Anna si riprese. Nel frattempo arrivarono anche mamma e
papà, molto preoccupati. Mike gli andò subito incontro spiegando
loro cos'era successo e scusandosi: “Sorry mum, i promise we'll not
do this again...”. “Ok Mike, but next time you have to listen to
me! Understand?”, “yes, mum!”. Stavolta Mike era davvero
convinto. Non avrebbe più avuto idee pericolose, aveva davvero
capito che doveva ascoltare la mamma.
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