giovedì 22 agosto 2013

Il suo angelo



Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato come se la sua vita appartenesse - sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo - a qualcun altro...
Erano trascorsi ormai tre mesi dalla morte di Linda, sua moglie, la donna che amava più di se stesso e con la quale aveva condiviso gran parte della sua vita tra gioie e dolori, e ancora non se ne capacitava. Un male incurabile gliel'aveva portata via, e con ella aveva portato con se una parte di lui stesso. Era divenuto un essere apatico e stanco, dipendente dalle sue abitutini monotone, senza più nessuno ad allietare le sue giornate, nessuna parola, nessun sorriso; non usciva nemmeno più per una briscola al bar con gli amici di sempre. Tuttavia ad Alex non pesava questo isolamento, era convinto che quel crudele destino a cui era andata incontro la sua amata avesse in serbo un'imminente fine anche per lui, perchè se davvero un Dio fosse esistito non avrebbe mai permesso tutto ciò. E così se ne stava ad aspettare, aspettava di rivedere Linda, di poterla abbracciare ancora, di parlarle e di risentirla ridere, come solo lei faceva. 
Quella sera, come ogni sera si mise a letto, quel letto maledettamente vuoto e freddo, e, spenta la luce, iniziò a pensare mentre il sonno si faceva avanti. 
Ripercorse la sua vita da quando vi era entrata Linda che, come un uragano, aveva stravolto tutto quanto attorno a lui. Ripensò agli anni di matrimonio felici, a quel "finchè morte non vi separi" che forse aveva perso significato perchè lui era ancora più che convinto di appartenerle e che la morte non potesse dividere due anime che si amano. Si ricordò di quanti bei momenti  avevano vissuto insieme e di tutte le difficoltà affrontate e superate essendo consapevoli di avere al proprio fianco un amore vero e sincero che nulla teme e che nulla può distruggere. Quella sera rivisse gli ultimi mesi di vita di Linda, mesi durissimi e infelici che rappresentarono l'affievolirsi di un'esistenza, come una fiamma che brucia spavalda ma prima o poi si dovrà inesorabilmente spegnere, seppur lentamente. Alex risentì il suo dolce profumo, lo stesso che le aveva sentito addosso durante il loro primo incontro e che non era mutato col trascorrere degli anni. E poi ad un tratto la vide, vide Linda, la sua amata venirgli in contro col suo meraviglioso sorriso ... Sempre più vicina da sentirne il profumo... Finchè, una volta di fronte a lui lo prese per mano e lo incitò a seguirla. Lui la seguì, e si avviarono insieme, mano per mano come quando lei era in vita verso una luce acciecante. Entrambi probabilmente non sapevano dove fossero diretti, ma ci stavano andando insieme, l'unica cosa che contava è che si erano ritrovati, questa volta per l'eternità.

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