venerdì 30 agosto 2013

Forse morto

L'altro giorno, esaminando le mie carte, ho trovato nello scrittoio la copia di una lettera, spedita da circa un anno ad un vecchio compagno di scuola. Non é che fosse un amico stretto, anzi, a malapena ci parlavamo. Mi scrisse a Dicembre.
Non parlava di nulla in particolare, ma di lui, della sua vita. Decisi di andarlo a trovare. Dovevo prendere l'aereo. Arrivato a Edimburgo setacciai tutti i posti in cui, anche se un anno prima, avrei potuto incontrarlo. Nulla. Faceva freddo, il cielo era grigio, fermo. Non diceva nulla. le case per quanto affascinanti fossero mettevano una certa malinconia. Tutte bislunghe, facevano paura, credo. I pub erano ammassati da gente di ogni tipo, anziani, giovani, bambini, ricchi, poveri. Tornai al mio hotel, moquette ovunque, ovviamente. Non sapevo cosa facessi li. Cosa mi era venuto in mente? Di trovare un amico in una città? Mah. Il giorno seguente girovagai senza una meta. Ecco un cimitero. Un'idea, per quanto lugubre fosse mi illuminò. E se fosse morto? Entrai e chiesi al custode se conosceva il mio amico. Disse di si, ma non lo vedeva da mesi. Sparito. Allora tornai al suo indirizzo, dove nessuno mi aveva aperto. Entrai e trovai il mio amico in un lago di sangue. La versione é sempre la stessa commisario.

Il commisario non era convinto, qualcosa non andava. L'uomo mentiva.

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