Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato come se la sua vita appartenesse - sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo - a qualcun altro.
I giorni passavano noiosi e monotoni, la sua esistenza era quasi insensata e si sentiva oppresso, nella sua famiglia nessuno si era accorto di quanto lui era triste e infelice. Avrebbe voluto gridare.
Anche a scuola stava andando tutto male, i suoi voti si erano abbassati e sicuramente avrebbe dovuto ripetere il secondo anno di liceo.
Come febbraio anche marzo e aprile volarono via, ma con loro non se ne andò la tristezza di Alex. Avrebbe tanto voluto partire, fare un viaggio e andarsene di casa, da quella realtà che tanto odiava, ma come fare?
La sua vita aveva bisogno di una svolta.
Come i mesi precedenti anche maggio e giugno passarono, e l'estate iniziò.
Alex si era ripromesso che quella sarebbe stata un'estate indimenticabile, in un modo o nell'altro.
Una mattina passeggiando per le vie della sua città notò un uomo che suonava il sax. Alex passò ore ad ascoltare quella meravigliosa musica.
Ecco cosa avrebbe cambiato la sua vita, la musica.
Inizio a studiare il sax, e capì davvero cosa avrebbe voluto fare nella sua vita: il musicista. E ci riuscì.
Adesso Alex lavora in giro per il mondo con le più importanti orchestre, e ha realizzato così il suo sogno.
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