giovedì 22 agosto 2013

La ragione di vita

Scritto da Alessia Rossi

Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato come se la sua vita appartenesse- sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo- a qualcun altro. Precisamente a sua moglie. Un giorno era scomparsa misteriosamente da casa sua; il marito, credendo che fosse andata in paese a fare un po' di spesa, non si preoccupò più di tanto. Si mise in bocca il suo sigaro e continuò a dondolarsi sulla sedia a dondolo sulla veranda.
Lui ci passava interi pomeriggi senza annoiarsi mai, mentre sua moglie era di fianco a lui a fare le parole crociate. Ma quel giorno era solo. Lui non era ben visto in paese, tutti dicevano che non faceva niente dalla mattina alla sera e che faceva lavorare solamente sua moglie, ma questo non era per niente vero.
Tutte le mattine il signor Alex si svegliava all'alba per mungere le mucche, raccogliere le uova, prendere la frutta nell'orto e venderla ai suoi vicini. La moglie si preoccupava solo di far da mangiare e fare le faccende domestiche. Per l'eta avanzata, il pomeriggio si godevano la tranquillità delle montagne, il cinguettio degli uccelli e lo scrosciare della cascata vicino a loro.

Arrivata sera, l'uomo cominciò a preoccuparsi dell'assenza della moglie, prese le chiavi di casa e uscì dalla porta. Fuori era tutto buio, si vedevano solo le luci del paese a valle. Ritornò in casa e prese la sua torcia e cominciò a cercare intorno alla casa, invano. Cercò per quasi un'ora, ma non c'era nessuna traccia della donna. Ad un certo punto, vide nel boschetto poco distante da lui del fuoco. Corse immediatamente in quella direzione e vide che il fuoco si stava mano a mano spegnendo; si tolse la giacca e cercò di spegnere anche l'ultima fiammella. Sollevando la giacca da alcuni rami inceneriti vide un cadavere. Fece un passo indietro. Non si riusciva a capire se era una donna o un uomo, ma Alex notò che la mano destra era chiusa e da essa fuoriusciva una catenella d'oro. Aprì la mano e vide la collana che aveva regalato a sua moglie, il giorno del suo matrimonio. Una fitta al cuore lo fece cadere a terra. Non poteva essere lei. Non sua moglie. Ma chi poteva avere la sua collana, se non lei? La portava sempre al collo da quel giorno e non la tolse mai, nemmeno quando dormiva. Prese un po' di terra e cominciò a sotterrare la moglie. Quando ebbe finito, si mise a piangere come mai aveva fatto in tutta la sua vita. Aveva perso la cosa più importante della sua vita. La ragione della sua vita. Ma doveva andare avanti, per lei. Si rialzò e ritornò a casa con la consapevolezza che domani sarebbe stato un giorno molto pesante.

2 commenti:

  1. *La portava sempre al collo da quel giorno e non la toglieva mai, nemmeno quando dormiva.

    RispondiElimina
  2. *La portava sempre al collo da quel giorno e non la toglieva mai, nemmeno quando dormiva.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.