In alcune province si trovano case la cui vista ispira una malinconia simile a quella dei chiostri più tetri, delle lande più desolate, delle rovine più tristi; in queste case vi sono forse qualche volta e il silenzio del chiostro, e l'aridità delle lande, e le rovine misteriose del tempio greco. Anche se, a mio parere, non erano rovine.
Sembrava ancora intatto, tutte le decorazioni erano perfette. Ero uno storico, e a quei tempi conducevo un documentario televisivo sulla storia delle civiltà antiche. Decisi di perlustrarlo per il lungo e per il largo, per trovare qualche oggetto interessante. Entrai, il portone era enorme . Sul lato destro del tempio, c'erano tutte le statue delle dee femminili e sul lato destro quelle maschili. Contai quelle maschili... Non c'erano tutti e dieci... Mancava Zeus, il signore degli dei! Con passo veloce raggiunsi l'altare. C'era un telo color porpora che copriva qulcosa di molto grande, si innalzava almeno per dieci metri. Lo alzai e gli occhi delle statue divine diventarono color rosso sangue ,sembravano delle sentinelle e secondo la mia logica volevano proteggere qulcosa o qulcuno . Il pavimento cominciò a tremare si aprì una botola che mi portò fuori dal tempio. Ritornai dentro, munito di corda, perchè ormai ero curioso di sapere cosa ci fosse sotto . Questa volta tolsi completamente il telo e trovai una statua gigantesca di Zeus, tutta d'oro luccicante, bellissima . Toccai il piede destro della statua volevo essere sicuro che non fosse un sogno e ..........sorpresa si aprì una porta nello stinco . Decisi di entrare e di accendere una torcia. All' interno c'erano delle scale che portavano fino alla testa. Raggiunto l'apice della statua, le scale che avevo appena percorso crollarono , ero nei guai dovevo trovare il modo per scendere possibilmente vivo.Ero nella testa della statua ,era enorme ma completamente vuota ,l'unica cosa presente si trovava al centro conficcata nel pavimento, mi avvicinai lentamente tastando il terreno prima con un piede poi con l'altro ,temevo ancora qulche sorpresa ,nulla. Era una saetta tutta d'oro . Appena la toccai presi una scossa che mi stordì leggermente. Caddi a terra e in qul momento si aprirono gli occhi della statua. Una via di fuga ! Usai le braccia e le gambe del monumento come scivoli per scendere. Ce l'avevo fatta, appena arrivato in città ,informai della scoperta il regista , rimase sbalordito. Girammo subito il documentario. Lo mandammo in televisione e su internet. Fù visto da molte persone in tutto il mondo, ed io diventai molto famoso , non come Zeus però !
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