Quando
lo vidi per la prima volta, Terry Lennox era ubriaco in una Rolls Royce fuori
serie, di fronte alla terrazza del "Dancers”.
Capelli scompigliati,mal tenuto,vestiti stracciati e sudici,ecco come m’apparve. La prima impressione? Beh,pensai subito fosse un poco di buono,un ubriacone senza scrupoli,ma non fu esattamente così. Ancora una volta il famosissimo detto “l’apparenza inganna” si rivelò a me utile e veritiero come non mai. Era un giorno di pioggia,le nuvole coprivano il bianco cielo d’inverno e il caro Terry,camminava pacifico per le vie scoscese di Oxford street,sobrio. Sfogliava ogni negozio con gli occhi,come fosse una pagina di un libro irresistibile. Terry era appassionato di marche. Aveva un non so che di aggraziato,il solo sguardo ti trasmetteva tranquillità. Da quel giorno capii all’istante che,la prima volta che lo vidi,non era nelle migliori condizioni. Ed ora,con vestiti ben curati,con capelli rosso fuoco imbrattati di gel,scarpe nere luccicanti, ombrello di un blu acceso, Terry Lennox,che pareva una persona diversa,passeggiava beato. Si fermava a contemplare le vetrine di ogni negozio di marca. Calvin Klein,Burberry,Mango, ogni negozio, ogni negozio più costoso. E via che entrava in uno di questi famosi magazzini,e ne usciva poi con almeno quattro borse,piene zeppe di vestiti di grandi firme. Ogni giorno non smetteva di stupirmi. La mattina entrava da Starbucks, prendeva il suo solito, frappuccino creamcaramel small,per poi immergersi nel traffico della bella Londra e quando il Big Ben suonava mezzogiorno, Lennox si precipitava in metropolitana per raggiungere la palazzina dove lavorava a Camden Town. E la sera eccolo entrare da Hard Rock Cafe. Uscendo perfettamente sobrio.
Capelli scompigliati,mal tenuto,vestiti stracciati e sudici,ecco come m’apparve. La prima impressione? Beh,pensai subito fosse un poco di buono,un ubriacone senza scrupoli,ma non fu esattamente così. Ancora una volta il famosissimo detto “l’apparenza inganna” si rivelò a me utile e veritiero come non mai. Era un giorno di pioggia,le nuvole coprivano il bianco cielo d’inverno e il caro Terry,camminava pacifico per le vie scoscese di Oxford street,sobrio. Sfogliava ogni negozio con gli occhi,come fosse una pagina di un libro irresistibile. Terry era appassionato di marche. Aveva un non so che di aggraziato,il solo sguardo ti trasmetteva tranquillità. Da quel giorno capii all’istante che,la prima volta che lo vidi,non era nelle migliori condizioni. Ed ora,con vestiti ben curati,con capelli rosso fuoco imbrattati di gel,scarpe nere luccicanti, ombrello di un blu acceso, Terry Lennox,che pareva una persona diversa,passeggiava beato. Si fermava a contemplare le vetrine di ogni negozio di marca. Calvin Klein,Burberry,Mango, ogni negozio, ogni negozio più costoso. E via che entrava in uno di questi famosi magazzini,e ne usciva poi con almeno quattro borse,piene zeppe di vestiti di grandi firme. Ogni giorno non smetteva di stupirmi. La mattina entrava da Starbucks, prendeva il suo solito, frappuccino creamcaramel small,per poi immergersi nel traffico della bella Londra e quando il Big Ben suonava mezzogiorno, Lennox si precipitava in metropolitana per raggiungere la palazzina dove lavorava a Camden Town. E la sera eccolo entrare da Hard Rock Cafe. Uscendo perfettamente sobrio.
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