La
notte del trenta agosto 2039 un'ondata di caldo eccezionale soffocava gli Stati
Uniti.
Il termometro a New York segnò quarantadue gradi; a mezzanotte tutte le
docce della città emisero un ululato di agonia, e il rantolo delle tubature
annunciò che l'erogazione di acqua era sospesa fino alle otto di mattina. Mark
se ne stava nel letto, ancora mezzo addormentato e strizzava in continuazione gli
occhi come un vampiro,accecato dalla forte luce del sole. Viveva da solo. Non
amava starsene in compagnia con la gente. Era come un lupo solitario. Sempre prigioniero
delle mura di casa sua che,in quell’ultimo periodo, pareva essersi trasformata
in un deserto su misura. Gocce di sudore rigavano la delicata fronte di
Mark,senza forze per riuscire ad alzarsi da quel maledetto letto. “Il caldo
affatica e rende tutti più acidi del normale”. Questa era la solita frase che
Mark borbottava sempre fra sé e sé. Una volta alzato dal letto, eccolo
precipitarsi al lavandino del bagno,nella speranza che qualche piccola goccia d’acqua
potesse scendere da quel tubo argenteo,ma nulla. Il vuoto più totale. Brontolii
infiniti in quella calda mattinata a New York. I raggi del sole picchiettavano impazienti
i bollenti vetri della finestra. Una fredda tazza di caffè per cominciare la
giornata e via che si va al lavoro,anche se era veramente difficile
concentrarsi con quel torrido caldo. Mark uscì con canottiera,infradito e
braghe da bagno. Pareva andasse in spiaggia quel maledetto giorno di sole,ma la
tremenda temperatura non gli dava scelta e lo metteva alla prova. Arrivato in
ufficio si trovò davanti ad una situazione a dir poco incoerente. Davanti alla
porta della palazzina in cui lavorava, vi era attaccato con dello scotch un
grande pezzo di carta stracciata:
“Il
caldo ha messo in contro circuito completamente tutta la corrente,i computer ed
i telefoni non si possono usare,niente lavoro finché questo caldo non cessa: vi
contatteremo al più presto, per ora state nelle vostre case e cercate di non
accaldarvi troppo,seppur cosa impossibile. Cordiali saluti dal capo Clinck.”
E
quindi a Mark non restava altro che ritornarsene a casa,senza corrente,senza
acqua,senza nulla per resistere a quel caldo assurdo che incombeva nei giorni
dal 30 agosto 2039 nella cittadina di New
York.
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