sabato 5 ottobre 2013

VOGLIAMO LA PACE.

3 anni. Da 3 lunghi anni la guerra, la distruzione e la morte colpiscono la Siria.

110000 le vittime causate da questo tremendo scontro.
Da una parte le forze governative e dall'altra quelle dell'opposizione che “lottano per la pace”. Io invece mi chiedo, si può ottenere la pace con così tanta violenza? Quando si arriverà alla fine? E se si arriverà, quali saranno i benefici? Alla prima domanda penso di sapere già la risposta: “NO.” La guerra non porta la pace! Guerra chiama guerra! Violenza chiama violenza! La guerra porta solo devastazione, popoli straziati, persone uccise senza validi motivi. Vorrei incontrare uno di quegli assassini spietati, guardarlo negli occhi e chiedergli:”perché l'hai fatto? I tuoi ideali valevano davvero di più della vita di una persona?”. Non credo che mi risponderebbe. Alle altre due domande invece non saprei rispondermi. Credo che le parole di Papa Francesco esprimessero davvero la volontà di terminare una volta per tutte i conflitti nel mondo, non solo in Siria:” Mai più la guerra. Il mio cuore è profondamente per quello che sta avvenendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano. Pensiamo a quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro. Con particolare fermezza condanno l'uso delle armi chimiche. L'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di pace.”
Le armi chimiche. Non basta soltanto straziare poveri esseri umani, bisogna anche infierire con l'uso di di queste armi! Ma a che punto arriveremo? Anche il presidente Obama ha espresso la sua indignazione e la sua determinazione nel porre fine all'uso di queste armi chimiche:”Se non reagiamo, si continuerà ad usare le armi chimiche senza controllo. Quando si deve fermare l'uccisione di bambini con i gas gli Stati Uniti hanno il dovere di agire. Non schiererò truppe americane in Siria, il nostro Paese è stanco delle guerre. Sarà un intervento mirato a scoraggiare l'uso di armi chimiche. L'apparato militare americano colpisce forte. Colpiremo forte.”
Forse, un giorno, la guerra in Siria avrà fine, ma ce ne saranno altre. L'uomo fin dall'antichità ha sempre vissuto a stretto contatto con la guerra. Secondo me sta diventando la quotidianità. Ormai siamo abituati a sentire ai telegiornali notizie di continui scontri armati. Penso che la maggior parte di noi vorrebbe fare qualcosa, ma cosa?

Non credo che il pensiero basti per aiutare. Bisogna agire, ma come? Io non posso fare niente, posso solo sperare che qualcuno reagisca. Posso solo sperare che finalmente qualcuno porti la pace.

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