domenica 27 ottobre 2013

Essere adulti

È ormai da un'ora che sono in questa posizione scomoda.
Non ce la faccio più. Se fosse per me sarei già andata via, resto solo per far piacere alla mia anziana madre. È da un anno che mi stressa per un ritratto e adesso eccomi qui, seduta su una panchina, gambe accavallate, testa appoggiata sulla mano sinistra, sguardo serio e penetrante, come se stessi cercando di osservare qualcosa in lontananza senza alcun successo. L'unica cosa che riesco a vedere è un albero, non un semplice albero, quello dove mi rifugiavo quando ero piccola dopo esser stata rimproverata dalla mia tutrice, o semplicemente quello su cui mi arrampicavo quando non sapevo cosa fare. Quanto vorrei, in questo momento, ritrovarmi seduta su un suo ramo, invece che qui. È da dodici anni che non ci salgo più, sono diventata una donna, e nessun uomo prenderebbe in moglie una signorina che si arrampica sugli alberi. Mi chiedo perchè si diventa grandi. Non mi piace esserlo, troppe regole, troppe cose che non si possono fare. Non fa proprio per me. Se potessi esprimere un desiderio, chiederei di essere per sempre una bambina, vivere una vita spensierata, senza problemi. Sono stata catapultata nel mondo dei grandi troppo in fretta, non vedo l'ora di uscirne.

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