Roger ed io eravamo amici d'infanzia e, nonostante la nostra età, non ci facevamo mancare un bicchiere di vino, mentre guardavamo le partite di calcio, e una chiacchierata insieme la domenica. Parlavamo dei nostri problemi di salute, di sport, ci confrontavamo sulle nostre famiglie e sulle persone che vedevamo durante i nostri incontri al bar. Il locale, infatti, era sempre pieno e a noi piaceva andarvi; primo perchè potevamo parlare in serenità, e secondo perchè trovavamo sempre qualcuno che conoscevamo. Uno di questi era Matt; non abitava nel nostro stesso paese ed era più giovane di noi, ma non mancava un "appuntamento" e noi non vedevamo l'ora che arrivasse per sederci tutti insieme nel nostro tavolino davanti all'ingresso.
La domenica che si sfidavano la squadra di Roger e Matt, però, lui non c'era.
Matt non si sarebbe mai perso una partita della sua squadra del cuore, ma in quel momento non pensammo tanto al motivo della sua assenza.
Nemmeno la domenica seguente Matt si presentò, così Roger ed io decidemmo di telefonargli. Rispose la moglie che riferì a Roger e me una brutta notizia: Matt era molto malato e nessuno poteva fare nulla per aiutarlo.
I due, sconvolti e tristi, pensarono di andare da lui e così fecero. Matt era contentissimo di rivederli e, consapevole del suo stato, si commosse. I tre amici si divertirono insieme e per un attimo dimenticarono la situazione; passarono alcune settimane e, nonostante le loro visite e la loro compagnia, Matt non riuscì a guarire.
I due amici non smisero comunque di incontrarsi, al loro bar, ogni domenica sera; per Matt ci sarà sempre un posto al tavolino davanti all'ingresso del locale e nel loro cuore.
I due, sconvolti e tristi, pensarono di andare da lui e così fecero. Matt era contentissimo di rivederli e, consapevole del suo stato, ecc.
RispondiEliminaperchè passi da un narratore interno ad uno esterno?